Ho scritto un libro su Cesare Battisti e Nazario Sauro, S’intitola
“Impiccateli!”. Sottotitolo: “Le storie eroiche di cesare Battisti e Nazario
Sauro a cento anni dalla morte”. Editore Imprimatur. Lo trovate in libreria.
Quest’anno si celebrerà la triste data dell’impiccagione dei
due irredentisti, il 12 luglio per Battisti e il 10 agosto per Nazario Sauro.
Impiccati a Trento e a Pola.
Ma come saranno ricordati i due?
A Trento la casa natale di Cesare Battisti cade a pezzi. Crepe
profonde nella torre medievale, che un contenzioso dei proprietari impedisce di
restaurare. Il comune potrebbe dichiararla pericolante, espropriarla e
restaurarla per fare lì il museo Battisti che manca a Trento. Ma non lo farà…
Sauro invece era di Capodistria, ora in Croazia. Andrò a
ricordarlo a Trieste il 10 giugno (il 9 sarò a Trento), ma a Capodistria che
succederà?
Dunque ricapitoliamo. Nazario Sauro nasce il 20 settembre
1880 da Giacomo e Anna Depangher, a Capodistria, poco lontano dal mare, in una
casa settecentesca di Piazzale Sant’Andrea, più noto in quella contrada di
Busardaga come Piazzale dei Pescatori. Davanti casa c’è un porticciolo, in
seguito inghiottito da un interramento edilizio.
Quel porticciolo oggi
non esiste più, è finito interrato, la casa natale invece è ancora lì e sul
muro esterno mantiene il segno della lapide che era stata posta negli anni ’20
dopo la morte di Nazario Sauro e che poi è stata distrutta negli anni ’50
quando il territorio è tornato sotto la Iugoslavia. Distrutta a martellate,
Nazario Sauro non è una gloria per tutti.
Resta sulla casa settecentesca il segno di quell’iscrizione…
Nel 2016 succederà qualcosa?
Leggi l'articolo originale su TPI.it