Decine e decine di soccorritori sono a lavoro per salvare oltre 150 balene che si sono arenate su una spiaggia dell’Australia.
Gli animali sono stati avvistati nelle prime ore di venerdì 23 marzo da un pescatore nella baia di Hamelin, a circa 300 km a sud di Perth.
Secondo le autorità dell’Australia occidentale, al momento del ritrovamento, circa la metà delle balene erano già morte.
La specie degli animali spiaggiate è “balene-pilota”, che vivono in acque tropicali e subtropicali.
Spesso si muovono in gruppo e quando perdono la direzione finiscono spiaggiate in massa.
Le autorità australiane hanno anche emessa un’allerta per la presenza di squali, avvisando le persone di stare lontane dalla zona.
“È possibile che le carcasse degli animali morti agiscano come attrattori per gli squali che si avvicinano a questo tratto di costa”, ha dichiarato in una nota il dipartimento della pesca dello stato.
I motivi degli spiaggiamenti non sono ancora chiari e ci sono molte teorie.
Gli scienziati non sanno esattamente che cosa causi lo spiaggiamento delle balene.
Gli esperti hanno detto che si possono verificare degli attacchi quando le balene sono malate, ferite o commettono errori di navigazione, in particolare lungo le dolci spiagge in pendenza.
Lo spiaggiamento più grave in Australia fu nel 1996, quando 320 balene pilota finirono a Dunsborough. Solo venti balene sopravvissero.