Mohamed Brahmi, deputato tunisino e leader del partito d’opposizione di sinistra Movimento Popolare, è stato assassinato con un colpo di pistola davanti alla sua casa a Tunisi questa mattina. Lo annunciano i media tunisini e i responsabili del suo partito.
Non è ancora chiara l’identità del killer. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, alcuni testimoni avrebbero visto due uomini in moto avvicinarsi all’abitazione di Brahmi mentre il deputato scendeva dalla sua auto. La televisione locale Watanya ha precisato che Brahmi è stato abbattuto da 11 proiettili.
“Il suo corpo è stato crivellato dalle pallottole davanti a moglie e figli” ha dichiarato poco fa alla radio Mohsen Nabti, membro dello staff politico del Movimento Popolare.
L’avvocato di Brahmi Khaled Khichi ha riferito dall’ospedale che non c’era più nulla da fare per salvare Brahmi dopo l’attentato.
Questo è il secondo assassinio politico ai danni dell’opposizione di sinistra. Lo scorso febbraio Chokri Belaid, altro esponente del Movimento Popolare, era stato ucciso in circostanze simili a quelle di Brahmi, dopo essersi scagliato violentemente contro la maggioranza politica tunisina. L’assassinio senza precedenti in Tunisia aveva provocato lo shock dell’opinione pubblica, portando alle dimissioni del governo di Hamadi Jebali.
Eletto all’assemblea costituente, Mohamed Brahni, 58 anni, aveva espresso più volte le sue critiche al partito islamista al potere Ennhadha.
Dall’inizio della rivoluzione che ha rovesciato il regime di Zine El Abidine Ben Ali nel gennaio del 2011, gli islamisti radicali sono stati incolpati di numerosi atti di violenza, tra cui l’attacco all’ambasciata degli Stati Uniti a settembre e lo stesso omicidio di Belaid.
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