Due persone sono state arrestate nella mattina di giovedì 10 dicembre a Sydney, in Australia, con le accuse di cospirazione terrorista.
Il ventenne Ibrahim Ghazzawy e un 15enne il cui nome non è stato reso noto sono stati sottoposti a fermo in seguito alle retate condotte dalla polizia nella prima mattinata di giovedì in collegamento con l’indagine antiterroristica Appleby.
I due sono accusati di cospirazione di atti terroristici insieme ad altri tre uomini, tra cui il ventenne Sulayman Khalid, già detenuti nella prigione di massima sicurezza di Goulburn.
Le accuse sono correlate ad alcuni documenti ritrovati durante una retata della polizia del 18 dicembre 2014, anch’essa parte dell’operazione Appleby, nei quali si parlava di un piano e di un determinato numero di edifici governativi dove poter condurre un possibile attacco terroristico.
Si tratta del secondo presunto complotto emerso dall’indagine Appleby: il primo coinvolgeva il 22enne Omarjan Azari, che è stato accusato lo scorso settembre di aver iniziato a preparare un atto terroristico che avrebbe avuto come obiettivi alcuni “infedeli a caso”.
Khalid, uno dei tre uomini accusati giovedì 10 dicembre, era stato arrestato nel dicembre 2014, poiché aveva con lui alcune note scritte a mano che descrivevano potenziali obiettivi terroristici. Un tribunale aveva dichiarato a settembre che i fogli contenevano impronte digitali appartenenti a differenti individui.
L’indagine Appleby viene condotta da circa un anno e le retate dello scorso settembre sono state l’operazione antiterroristica più grande mai condotta in Australia, che ha coinvolto 800 poliziotti e arrestato 11 persone.
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