Apertura bar, ristoranti, parrucchieri, palestre Basilicata: le date
Le date ufficiali per l’apertura di bar, ristoranti, parrucchieri, palestre, piscine e centri estetici in Basilicata non sono ancora state annunciate, dove però l’orientamento è quello di seguire le altre Regioni verso una riapertura già il 18 maggio. Va detto che la Basilicata il contagio da epidemia Coronavirus è quasi a zero. Ed è quindi probabile che dal 18 maggio, bar, ristoranti o parrucchieri possano partire prima.
Apertura in Basilicata: le date
L’articolo verrà aggiornato non appena ci sarà l’ufficialità sulle date
Un solo caso di positività al Coronavirus in Basilicata negli ultimi 350 tamponi analizzati: lo ha reso noto oggi la task force regionale, precisando che i casi confermati di contagio sono 142, con 27 vittime e 217 guariti. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, in Basilicata sono stati eseguiti 18.266 tamponi, di cui 17.861 hanno dato esito negativo. I ricoverati nei due maggiori ospedali lucani sono 47: nel San Carlo di Potenza dieci sono nel reparto di malattie infettive e sei in pneumologia; nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, 28 pazienti nel reparto di malattie infettive, uno in terapia intensiva e due in pneumologia. Le persone in isolamento domiciliare sono 95. L’ultimo bollettino prima di questo riportava 3 casi su 483 tamponi, mentre nei tre ancora precedenti si erano registrati zero contagi di seguito. Con questi numeri è possibile che a seguito della conferenza stato-regione prevista alle 18 di lunedì 11 maggio, la Basilicata possa pensare a un’apertura anticipata per bar, parrucchieri e ristoranti.
Vito Bardi, in merito alla sentenza del Tar sull’ordinanza della Presidente della Regione Calabria ha dichiarato: ““Le sentenze, mi hanno insegnato, non si discutono. Ma eventualmente si impugnano, alla Santelli la mia solidarietà. Rimane però il dato politico – ha aggiunto Bardi in una nota – di una ridiscussione che dovremo necessariamente fare in sede di Conferenza Stato – Regioni e che fa seguito alla lettera che i governatori del centrodestra hanno inviato alcuni giorni fa al presidente del Consiglio e al Capo dello Stato proprio sul tema della compressione delle guarentigie costituzionali che – ha concluso – la nostra Carta affida proprio al sistema delle autonomie regionali”.
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