Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Scienza

Un nuovo studio dimostra che anche bere alcool con moderazione fa male all’organismo

Lo studio contraddice la convinzione che bere uno o due bicchieri di vino al giorno faccia bene alla salute.

I ricercatori avvertono non esiste un livello di consumo che si può considerare "sicuro"

Di Viola Stefanello
Pubblicato il 27 Ago. 2018 alle 10:23 Aggiornato il 27 Ago. 2018 alle 10:28

È stato recentemente pubblicato su The Lancet, una delle pubblicazioni scientifiche più importanti del mondo, uno studio che conferma che bere alcool fa sempre male alla salute, in qualunque caso.

L’articolo si intitola “Alcohol use and burden for 195 countries and territories, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016” e ha preso in considerazione un enorme quantitativo di dati provenienti da 195 paesi del mondo e collezionati in un periodo di 26 anni, prendendo come campioni persone di entrambi i sessi tra i 15 e i 95 anni.

Hanno usato anche dei dati provenienti da 694 studi per definire quanto diffusa fosse l’abitudine di bere nel mondo.

Così, i ricercatori del Global Burden of Diseases study, un progetto basato all’Università di Washington a Seattle, affermano che bere alcool in qualsiasi quantità, anche minima, fa sempre male alla salute, e che i governi dovrebbero cominciare a consigliare alle persone di astenersi completamente dal bere.

“I nostri risultati dimostrano che il livello di consumo di alcol più sicuro è il non bere”, si legge nell’articolo.

L’alcool, secondo lo studio, è stato la causa diretta di 2,8 milioni di morti nel 2016 e rappresenta il principale fattore di rischio legato alle morti premature tra i 15 e i 49 anni, rendendosi responsabile del 20 per cento delle morti.

Questo va contro alcune convinzioni molto diffuse e radicate rispetto al consumo di alcool, come quella che dice che bere un bicchiere di vino rosso al giorno fa bene al cuore.

Leggi anche: Uno scienziato sta lavorando a una pillola che cura i postumi da sbornia

Sebbene i ricercatori abbiano notato che dei bassi livelli di consumo di vino offrono in effetti una certa protezione dalle malattie cardiache, continuano a sottolineare che i benefici erano molto inferiori ai rischi collegati all’assunzione di alcool.

“I nostri risultati mostrano che l’uso di alcool e i suoi effetti negativi sulla salute stanno diventando un problema crescente man mano che i paesi si sviluppano. È vitale che vengano introdotte o mantenute delle politiche forti di controllo del consumo di alcool”, ha affermato Emmanuela Gakidou, autrice principale dello studio.

Nel Regno Unito, invece, al momento esiste una guida che cerca di spiegare come è possibile bere quantità moderate di alcol limitando gli effetti nocivi del consumo di tali bevande sulla salute.

L’articolo mostra che una persona su tre al mondo – 2,4 miliardi di persone – bevono alcool: un quarto delle donne e il 39 per cento degli uomini. Il Paese dove si beve di più in assoluto è la Danimarca, dove il 95,3 per cento delle donne e il 97,1 per cento degli uomini bevono. Il Pakistan, invece, è il Paese dove si beve di meno.

I rischi dell’alcool sulla salute secondo lo studio

Secondo i dati dello studio, il 2,2 per cento delle morti tra le donne e il 6,8 per cento delle morti tra gli uomini sono causati ogni anno dai problemi di salute legati all’alcol. Sono stati 2,8 i milioni di persone morte per via dell’alcol nel 2016.

Il consumo di alcol può causare il cancro per chi ha più di 50 anni, soprattutto nelle donne. Infatti, la ricerca mostra che in tutto il mondo il 27,1 per cento delle morti per cancro nelle donne e il 18,9 per cento negli uomini oltre i 50 anni sono correlati al bere.

Il rischio è relativamente basso se associato a un basso consumo, ma aumenta moltissimo con un consumo maggiore.

Nei giovani, l’aumento del rischio è dello 0,5 per cento con un bicchiere al giorno. Ma se si bevono due bicchieri al giorno, il rischio balza al 7 per cento e addirittura al 37 per cento con cinque bicchieri.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version