I cellulari emettono radiazioni. Ormai (e ovviamente) è un dato di fatto. Ed è proprio per far luce su questa – ormai non nuova – fonte di inquinamento che l’ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni ha diramato la “classifica” degli smartphone migliori e peggiori in materia.
In testa troviamo, tra i cellulari che emettono meno radiazioni – o meglio che hanno un tasso di assorbimento specifico più basso – Samsung Galaxy Note 8, Zte Axon Elite e Lg G7 e Samsung Galaxy A8.
Il tasso di assorbimento, come si vede nella classifica pubblicata qui sotto, è calcolato in watt per chilogrammo di peso.
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In coda alla classifica troviamo invece lo Xiaomi Mi A1, OnePlus 5T, Xiaomi Mi Max 3, OnePlus 6T.
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Una classifica “importante”, si legge sul sito di Statista, considerando “la presenza e la vicinanza al nostro organismo del telefono cellulare nella vita i tutti noi”.
E il problema si aggrava considerando che gli auricolari con filo – vero deterrente per l’esposizione alle radiazioni – è usato in meno del 2 per cento delle telefonate. “Gli auricolari Bluetooth, invece, non risolvono la questione, anzi, la aggravano”.
Ma perché questa disparità nelle classifiche? Perché non tutti gli apparecchi sono uguali: hanno antenne specifiche per le differenti frequenze (3G, 4G, etc…) e montano dispositivi molto diversi tra loro in base al tipo di Bluetooth e WiFi installato.
Da segnalare come nella top ten degli smartphone studiati dall’ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni ci siano ben otto dispositivi della coreana Samsung, tre della cinese Zte, due della coreana Lg, due dell’americana Motorola e della taiwanese Htc.
Non appaiono invece in classifica i grandi produttori cinesi e, soprattutto, la Apple.
Due smartphone Apple sono invece nella classifica dei “peggiori” – iPhone 7 e iPhone 8 – in compagnia di Google (due volte, con Pixel 3 e Pixel 3 XL), una volta della cinese Zte, due volte di Htc e per ben quattro volte delle aziende cinesi Xaomi e OnePlus.