Leggere è una capacità fondamentale che si impara fin da bambini. Eppure alcune persone trovano difficoltà a comprendere un testo scritto, perché soffrono di dislessia.
Questo disturbo del neurosviluppo, che riguarda nello specifico la lettura, si manifesta con la mancata capacità di codifica delle parole. Ma come ci si sente davvero a essere dislessici?
Un programmatore ha creato su Github il sito Dsxiyela, che permette di capire quanto è difficile per una persona dislessica concentrarsi su un testo scritto.
Una persona dislessica impiega molte delle proprie energie per leggere e scrivere e per questo si stanca presto, si distrae e commette errori nella scrittura.
La dislessia dipende dalla diversa modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura e non è causata né da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici.
Questo disturbo affligge persone che spesso non sanno nemmeno di soffrirne, di solito perché se non viene diagnosticato correttamente non presenta sintomi specifici. La dislessia e gli altri disturbi specifici dell’apprendimento spesso si compensano, ma continuano ad avere conseguenze anche nell’età adulta.
Il riconoscimento della dislessia offrono una nuova chiave di lettura di se stessi che può rassicurare una persona dislessica sulla propria identità. La diagnosi da grandi può essere vissuta come un importante momento di spiegazione e liberazione: le difficoltà scolastiche, le faticose battaglie e le grandi conquiste del periodo della crescita acquisiscono un significato diverso.
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