Satellite Nasa | Tess | Missione | Diretta
Tess, satellite della Nasa che andrà nello spazio alla ricerca di pianeti situati al di fuori del nostro sistema solare, è decollato dal centro spaziale di Cape Canaveral, in Florida, alle 18.51 ora locale (le 23.51 in Italia) di mercoledì 18 aprile 2018.
Il lancio era originariamente programmato per lunedì 16 aprile, ma il satellite è stato fermato poche ore prima della partenza a causa della necessità di ulteriori controlli tecnici sul razzo che dovrà trasportarlo, il Falcon 9.
La missione durerà due anni. Il satellite, dotato di quattro telescopi con lenti grandangolari, cercherà di analizzare le stelle più luminose più vicine alla Terra.
Secondo gli esperti sarà possibile studiare circa 200mila stelle, tra cui mille nane rosse con caratteristiche simili al Sole.
La missione
Tess, che significa Transiting Exoplanet Satellite, è l’erede della missione Kepler, che la Nasa lanciò nel 2009 e che ha consentito di scoprire l’esistenza di oltre 5mila pianeti extrasolari.
Le modalità attraverso cui il nuovo satellite cercherà pianeti extrasolari sarà la stessa utilizzata dal suo predecessore. Si procederà cioè con il cosiddetto metodo dei transiti.
La sonda esaminerà le stelle cercando cali nelle curve di luce, che potrebbero indicare il transito di un pianeta di fronte alla stessa stella. La misura di questi cali di luminosità può dare ai ricercatori un’indicazione delle dimensioni del pianeta.
Tess adotterà una duplice modalità di raccolta dati: immagini francobollo, che catturano la luce da singole stelle e immagini a formato pieno, che coprono l’intero campo visivo.
Rispetto a Kepler, tuttavia, Tess potrà osservare una quantità di volta celeste molto maggiore. Mentre Kepler poteva indagare una piccola porzione della volta celeste, pari a circa lo 0,28 per cento del totale, Tess la indagherà per intero, osservando stelle dalle 30 alle 100 volte più luminose di quelle osservate fino a oggi.
Nel primo anno verrà mappato l’emisfero sud mentre nel secondo l’emisfero nord. La volta celeste sarà suddivisa in 27 settori.
Una volta nello spazio, il satellite percorrerà un’orbita ellittica attorno alla Terra e alla Luna. Inserito nella sua orbita finale, sarà in grado di utilizzare la gravità della Luna per stabilizzarsi per decenni nella sua orbita senza usare carburante extra. Il che significa che la missione potrebbe durare ben oltre i due anni.
Durante l’osservazione di ciascun settore il satellite registrerà la luminosità di 15mila stelle ogni due minuti. Le immagini saranno acquisite a intervalli di 30 minuti e saranno trasmesse a Terra tramite un’antenna parabolica con un collegamento a 100 Mbit/s.
I dati acquisiti dalla missione saranno gestiti dall’archivio Mikulski per i telescopi spaziali dell’STScl, lo Space Telescope Science Institute, e resi successivamente disponibili al pubblico.
Diretta
La missione di Tess può essere seguita in streaming su Nasa Tv, a questo indirizzo.
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— NASA_LSP (@NASA_LSP) April 13, 2018