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A 30 anni si inizia a odorare di vecchio: lo dice la scienza

Di Marco Nepi
Pubblicato il 17 Giu. 2019 alle 19:29 Aggiornato il 17 Giu. 2019 alle 19:31

Odore di vecchio 30 anni – L’arrivo dei 30 anni è sempre u momento importante nella vita di ognuno di noi. Arrivano i primi capelli bianchi, per chi già non ne ha, le responsabilità iniziano a farsi sentire sempre di più e si inizia a odorare di vecchio.

Sì, proprio così. Superati i 20 anni si matura, questo è certo, ma come dimostra uno studio condotto da un ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo, José María Antón, anche il nostro odore cambia.

Secondo quanto emersa dalla ricerca, raggiunti i 30 anni il corpo inizia a emanare una particolare esalazione che è da sempre presente nel nostro organismo, ma che prima di questa età è difficilmente percepibile.

A provocare questo “odore di vecchio” è una molecola 2-nonenale, scoperta dal ricercatore Johan Lundström nel 2012, che è direttamente connessa con alle alterazioni delle fragranze del corpo, ed è necessaria in natura per individuare i partner più giovani con i quali procreare.

La ricerca ha dimostrato che una volta raggiunti i 30 anni, il corpo inizia a invecchiare e per reagire alle diminuzione della fertilità il corpo reagisce così.

“È reale e viene identificato come cattivo, ma non ha nulla a che fare con il sudore o altri fluidi corporei o la mancanza di igiene”, ha spiegato il chimico José María Antón, ricercatore da anni nel campo delle biotecnologie per il CSIC e presidente e fondatore del gruppo Prima-Derm:

“È causato dal 2-Nonelale, una molecola che si genera nella pelle quando gli acidi grassi della barriera lipidica si ossidano naturalmente”.

“Il 2-Nonenale [puro] ha un odore davvero sgradevole. Tanto che quando apriamo una capsula con quella molecola in laboratorio, ogni cosa puzza. È facile da riconoscere. Il team di laboratorio dell’azienda giapponese Shiseido è stato il primo a documentarlo nel 2001″, ha proseguito Antón.

“In una società come il Giappone, dove il profumo è spesso visto come un’invasione dello spazio comune, abbondano gli studi su come funziona l’ossidazione degli acidi grassi e su come mitigare gli odori corporei. Anche così, i giapponesi, molto rispettosi dei loro anziani, chiamano questa essenza del corpo Kareishu, l’odore dei nonni”.

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