I migliori tv che si sono visti a IFA 2018 si poggiano su tre prerogative ossia pannelli oled, una risoluzione che si spingerà fino all’8k e la presenza sempre più massiccia dell’intelligenza artificiale. Cosa significano queste sigle e questi termini? E cosa aspettarci nelle prossime settimane e mesi?
Partiamo dal principio ossia che IFA è la fiera dell’elettronica che si tiene ogni fine agosto a Berlino in Germania concentrandosi in modo particolare sugli elettrodomestici e le tecnologie per la casa. Un tempo foriera di migliaia di novità, con gli anni ha perso smalto e consistenza, ma può offrire una bella sbirciata su ciò che ci attende nelle prossime setttimane e mesi.
Dopo avervi parlato degli smartphone ufficializzati in occasione (o poco prima) di IFA 2018 oggi ci concentriamo sui migliori tv che si apprestano a debuttare in commercio.
Samsung – Il colosso sudcoreano l’ha fatta da padrona con la presentazione dell’imminente (settembre) gamma di televisori con supporto dell’8k che vuol dire il doppio dei pixel per lato rispetto al 4k, attuale massimo standard in Europa. Con diagonali che si spingeranno fino agli 85 pollici, i vari modelli della famiglia Samsung Q900R sapranno sbalordire. Ma ci sono alcuni “ma”, vedi fondo articolo.
LG – I connazionali di LG sono leader nel settore della tecnologia oled ossia pannelli organici con ogni pixel in grado di auto-illuminarsi e, di conseguenza di spegnersi, senza ricorrere a sorgenti esterne. Il risultato è che il nero sarà esattamente nero con contrasto e colori stupefacenti. E i consumi saranno ridotti. LG ha presentato il primo oled 8k, da ben 88 pollici, potrebbe arrivare nel 2019. Inoltre, spazio a un micro led ossia un pannello con griglia di led ancora più piccoli e autoilluminanti anch’essi, da ben 173 pollici.
TCL – Il colosso cinese fa sul serio e può davvero offrire buone alternative a prezzi interessanti. Si prende un po’ troppo sul serio e promette rivoluzioni che di fatto non esistono, ma il modello qled 8k Quantum Dot promette molto bene. Più pratiche le altre gamme con X8, DP600 e soprattutto il C76 con Android 8 e display senza bordi.
Sharp – Spostiamoci in Giappone – dove l’8k è già trasmesso e realtà – con tre modelli da 60, 70 e 70 pollici con tanto di soundbar a 22,2 canali per un suono ultra-avvolgente. Soluzione interessante e assai godibile.
Toshiba – I connazionali di Toshiba hanno messo sul piatto uno smart tv con Android e Google Assistant da 65 pollici in 4k e un 8k da 65 pollici. Così come per Samsung ci sarà un upscaler ossia un software che aumenterà la risoluzione di video nativamente a qualità inferiori. I risultati, però, non possono garantire la stessa esperienza, per forza di cose.
Sony – Punta sugli oled ma non sull’8k Sony con la pregevole gamma Master formata dal modello AF9 su tutti che è imminente con un prezzo di 4999 euro dalle prossime settimane. Si avvarrà del prestante processore X1 Ultimate e audio di livello.
Philips – Infine, Philips con i suoi oled con sonoro allestito da Bowers & Wilkins montato direttamente sul fronte. Le diagonali saranno di 55 e 65 pollici e non mancherà la tecnologia Ambilight per illuminare il contorno “espandendo” l’immagine.
Il punto sull’8k – Ok, ma l’8k serve o meno? Certo che sì, il problema è che mancano in modo netto trasmissioni e contenuti, basti pensare a quanto latitano tutt’oggi quelle in 4k. Insomma, è una tecnologia che – almeno in Europa – è prematura e non è consigliabile svenarsi per poi non poterla sfruttare. Molto più interessante il fatto che un pannello 8k da 80 pollici possa essere “tagliato” in due 40 pollici da 4k per un mercato tutto da scoprire.
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