Com’era più che preventivabile, Iliad deve fare i conti con gli attacchi frontali dei rivali di Tim e Vodafone oltre che con le denunce della Codacons. Il fulcro è lo stesso: pratiche commerciali scorrette, messaggi pubblicitari ingannevoli e promesse che non si possono mantenere. È arrivata anche la prima condanna del Gran Giurì, facciamo un po’ di ordine nella situazione attuale.
Ancora Iliad al centro della cronaca estive. Dietro segnalazione dei due rivali Tim e Vodafone, la pubblicità che puntava sull’offerta dell’operatore francese è stata dichiarata ingannevole. E la messa in onda è stata sospesa dietro decisione dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (IAP).
Continua al Braccio Duro tra il Carrier transalpino e i rivali italiani che devono fare fronte all’offerta aggressiva ed economica del neo arrivato. Con €5,99 al mese si ha infatti un pacchetto con chiamate e messaggi illimitati e 30GB navigazione web. L’offerta di Iliad viene dichiarata come per sempre per il primo milione di utenti che accenderà a questa tariffa promozionale. E la connessione alla massima disponibile in questo momento ossia 4G+.
Le accuse contro Iliad – La campagna pubblicitaria di Iliad si basa sia sull’offerta estremamente vantaggiosa sia sulla durata intaccata nel tempo. Tim e Vodafone hanno puntato il dito soprattutto per quanto riguarda la promessa dei 30GB in 4+ e viene indicata la violazione dell’articolo 2AC, dato che questa copertura è al momento assai limitata in Italia.
Non solo per Iliad, ma anche per gli altri operatori. Iliad ha controbattuto che anche TIM promette una copertura 4G+ quando non è sempre così. E infatti la frase “ovunque ti trovi” in alcuni claim dovrà essere eliminata.
La condanna dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria – Ma, il Gran Giuri della pubblicità ha dato ragione ai rivali affermando che non è adeguata la trasparenza di informazione di Iliad.
Questo non solo sulla copertura, ma anche sul costo di attivazione di €9,99 sia sui limiti di utilizzo dei dati in Europa che sono di 2GB contro i 30GB utilizzabili in Italia. La conseguenza è che è interrotta la diffusione di spot di affissioni, che dovranno essere adeguati in sette giorni lavorativi a partire dunque dal 20 luglio.
La posizione di Codacons – Anche la Codacons accusa Iliad affermando che i €5,99 per l’offerta non sarebbero per sempre. Basterebbe infatti dare un’occhiata al contratto per scoprire che il gestore si riserva la possibilità di modifica alle condizioni contrattuali. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori chiede che questo punto venga rimosso, altrimenti si richierebbe una causa per pratica commerciale scorretta.
C’è un ulteriore punto che non va giù, ossia il fatto che una volta esauriti i GB verranno fatti pagare 0,9 centesimi di euro ogni MB per un totale di ben €9 a GB che andrebbe contro la delibera Agcom 326/2010/Cons “anti bill shock per tutelare il consumatore e evitargli salassi.
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