Pochi istanti prima di atterrare sulla Luna si sono persi i contatti con Hakuto, il lander della società giapponese Ispace che aveva provato a passare alla storia come la prima startup privata capace di portare una sonda sul satellite. La società ha dichiarato “fallita” la missione, il veicolo spaziale – alto poco più di due metri e pesante 340 chili – si è presumibilmente schiantata per via di una discesa troppo rapida. La compagnia però non si perde d’animo e ha intenzione di andare avanti con nuove missioni, gli ingegneri sono già al lavoro per capire cosa non ha funzionato.
“Crediamo di aver pienamente realizzato il significato di questa missione e di aver acquisito un gran numero di dati e di esperienza – sottolinea il Ceo e fondatore della startup giapponese Takeshi Hakamada – ciò che è importante è alimentare la conoscenza fino alla Mission 2”. Hakamada ha detto che il suo team non si aspettava di “completare l’allunaggio”, in quello che era il primissimo tentativo di contatto con la superficie lunare.
Il successo era infatti tutt’altro che garantito. La missione era iniziata a dicembre, quando il lander Hakuto era stato lanciato dalla Terra su uno dei razzi Falcon 9 di SpaceX: da un mese era in orbita lunare, ieri ha terminato la sua corsa. Le comunicazioni erano cessate mentre la sonda scendeva lungo gli ultimi 10 metri, viaggiando a circa 25 km/h. Il veicolo spaziale mirava ad atterrare all’interno del cratere Atlas nella sezione nord-orientale del lato vicino della Luna, con un diametro di 87 chilometri e una profondità di poco più di 2.