Ci sono domande scientifiche che molte persone si fanno spesso, e alle quali non sanno dare una risposta per mancanza di nozioni.
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Una di queste è: cosa succederebbe alla Terra – e ai suoi abitanti – se smettesse improvvisamente di girare?
Se lo è chiesto anche IFLScience, e questo è ciò che ne è venuto fuori.
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Se la Terra da un momento all’altro interrompesse la propria rotazione, e ci trovassimo nei pressi dell’equatore, proveremmo la sensazione di stare in una macchina che va a 1.670 chilometri orari e inchioda all’improvviso.
Se invece ci trovassimo all’interno di un edificio il risultato sarebbe quello di essere scaraventati contro la parete esposta a est, testando sulla nostra pelle un acceleramento gravitazionale 47 volte più potente.
Nonostante queste conseguenze, per il momento saremmo ancora vivi, secondo quanto afferma il fisico John Stapp.
Ma non resisteremmo per molto.
Questo perché i fenomeni atmosferici continuerebbero a esistere anche senza il movimento di rotazione della Terra, raggiungendo una potenza incontenibile.
Solamente i venti sarebbero quattro volte più forti e veloci del vento più potente mai registrato dalla World Metereological Organization, senza considerare le enormi onde degli tsunami che si creerebbero.
A questo punto, praticamente tutto ciò che oggi esiste sarebbe già stato distrutto dalle catastrofi ambientali appena elencate.
Inoltre, la Terra è notoriamente schiacciata ai poli, e questi ultimi sono dunque più vicini al centro del pianeta di 23 chilometri rispetto all’equatore.
Con l’interruzione della rotazione terrestre, gli oceani si sposterebbero verso i poli grazie alla forza di gravità, creando terremoti devastanti e causando la creazione di un unico continente attraversato dall’equatore e due oceani separati, situati rispettivamente uno al polo nord e l’altro al polo sud.
Secondo Witold Fraczek, ricercatore dell’Esri, l’oceano settentrionale sommergerebbe gran parte dell’Europa e della Russia, insieme al Canada, la Groenlandia, Chicago, Seattle e Boston.
L’oceano meridionale, invece, farebbe scomparire sotto le sue acque Argentina, Cile e Nuova Zelanda quasi completamente, mentre sarebbe interamente sommersa l’Antartide.
Infine, un Terra senza rotazione perderebbe anche il suo campo magnetico, e senza di esso le pochissime creature sopravvissute ai cataclismi, morirebbero per colpa delle radiazioni.
La cattiva notizia è che secondo il libro Time: From Earth Rotation to Atomic Physics, scritto da Dennis McCarthy e Kenneth Seidelmann, il nostro pianeta sta già rallentando da solo: nell’ultimo secolo la durata del giorno si è allungata di 1.7 millisecondi.
Questo vuol dire che tra 18.5 miliardi di anni la Terra giungerà ad avere un giorno della lunghezza di un anno.