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Cellulare in acqua: dieci passaggi per provare a salvare lo smartphone

Da Pixabay

Vademecum per tentare di recuperare il telefonino cascato in mare, in piscina, nel wc oppure nella doccia

Di Diego Barbera
Pubblicato il 6 Ago. 2018 alle 10:11

Se casca il cellulare in acqua e diventa tutto zuppo come comportarsi per provare a salvarlo e a non essere costretti a comprarne un altro?

Lo smartphone bagnato è tutt’altro che una rara evenienza, è anzi una delle più comuni cause di morte per i dispositivi portatili moderni. E con la bella stagione i casi aumentano in modo inevitabile.

Una volta combinato il pasticcio non bisogna pensare che il device sia andato irrimediabilmente perso perché è possibile tentare di recuperarlo con alcuni passaggi molto semplici e alla portata di tutti. Abbiamo diviso l’iter in 10 passi fondamentali da seguire pedissequamente per provare a portare il cellulare a sopravvivenza.

Una doverosa precisazione: molti moderni smartphone top di gamma o anche di medio range sono dotati di scocca impermeabile ossia possono sopravvivere anche se andati a contatto con l’acqua oppure direttamente immersi.

Se però il telefonino in questione non è di questa natura allora non resta fare altro che seguire i nostri 10 punti.

1) Rimuovi subito il cellulare dal’acqua – Il primo punto è quello più importante ossia di rimuovere immediatamente il cellulare dall’acqua. Quindi, mantenerlo il meno possibile a contatto con il liquido per lui mortale.

2) Evita comportamenti pericolosi – Il secondo passaggio è quello di evitare comportamenti apparentemente naturali come quello di scuotere, dare colpi, soffiare nei buchi. Bisogna evitare di premere pulsanti per evitare il più possibile che le gocce entrano in profondità.

3) Spegni subito il cellulare – Il terzo punto è quello di spegnere subito il cellulare così da disattivare le funzionalità durante questo tentativo di recupero di emergenza. Spento, non ha elettricità in azione.

4) Rimuovi tutto ciò che puoi – Rimuovi tutto ciò che si può. Dunque custodie, skin, case, la batteria se possibile, la SIM card e la memoria microSD.

5) Mettilo in verticale – Il quinto punto è quello di posizionare lo smartphone in verticale sfruttando la gravità che porta tutto verso il basso.

6) Tampona con delicatezza – Il sesto passaggio è quello di tamponare delicatamente il cellulare cercando di togliere tutta l’umidità. È meglio utilizzare un tessuto assorbente evitando asciugamani, fazzoletti o le dita.

7) Elimina l’umidità – Posiziona lo smartphone all’interno di una busta chiusa e riempita di riso non cotto In alternativa è possibile andare a utilizzare un kit apposito chiamato cell phone dryer kit, ma probabilmente non ne hai uno sottomano.

8) Accendilo dopo due giorni – L’ottavo passaggio è quello di tirare fuori lo smartphone dal sacchetto dopo almeno due giorni e provare ad accenderlo. Se si accende, allora ci sono grandi probabilità che possa essere recuperato

9) Carica la batteria – Ora, prova a caricare la batteria: se insorgono alcuni problemi allora vuol dire che probabilmente questo componente è andato e bisogna sostituirlo. La batteria che si scarica velocemente può anche essere causato da altro.

10) Checkup completo – Infine, l’ultimo passaggio è quello di provare tutte le varie funzionalità come gli speaker e le connessioni senza fili (wi-fi, bluetooth, nfc e così via) se tutto funziona bene allora si è stati fortunati e precisi nel recupero.

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