La Procura della Repubblica di Roma il 23 marzo 2018 ha aperto un fascicolo di indagine sullo scandalo Cambridge Analytica. Lo riferisce l’associazione dei consumatori Codacons, che ha presentato un esposto alla magistratura capitolina sul caso della violazione di dati che coinvolge Facebook e la società britannica Cambridge Analytica.
“Pubblicheremo oggi stesso sul nostro sito il modulo di costituzione di parte offesa nell’indagine aperta dalla Procura, allo scopo di avviare una azione di massa e tutelare la posizione di oltre 30 milioni di italiani iscritti al social network”, ha dichiarato Carlo Rienzi, presidente dell’associazione.
Il Codacons invita i cittadini a segnalare alla magistratura la propria posizione di soggetti offesi da eventuali reati che saranno accertati nel corso dell’indagine, per “avviare l’iter legale per la richiesta di risarcimento in caso di utilizzo illecito dei dati sensibili commesso da Facebook o da soggetti terzi legati al social network”.
L’esposto è stato inviato dall’associazione a 104 Procure di tutta Italia e al Garante della Privacy. L’obiettivo, fa sapere il Codacons, è verificare eventuali illeciti sul fronte della privacy degli utenti commessi sul territorio italiano.
Negli Stati Uniti il 21 marzo 2018 è stata presentata la prima class action contro Facebook. L’azione legale è stata depositata presso la corte distrettuale di San Josè, in California.