Perché ci baciamo | International kissing day | Significato | Scienza del bacio | L’importanza dell’odore | Il ruolo degli anticorpi e degli ormoni | La versione di Darwin
Il bacio, nell’immaginario collettivo, è qualcosa di romantico, simbolo dell’attrazione tra due persone, a volte preludio di un rapporto sessuale.
Ma cos’è invece per la scienza? E perché il bacio sulla bocca riguarda in prevalenza gli esseri umani e non la maggior parte degli altri mammiferi e specie animali?
Per molti scienziati, questo gesto rimane qualcosa di profondamente misterioso, di cui non si conosce a pieno il significato da un punto di vista evolutivo e fisiologico.
La scienza del bacio
La filematologia è la scienza che studia le funzioni e tutti gli aspetti del bacio in una coppia.
Le persone appartenenti a società occidentali sono pensano che il bacio romantico e sensuale sia un comportamento umano universale. Eppure non è così, dal momento che meno della metà delle culture mondiali lo pratica. Il bacio è inoltre estremamente raro nel regno animale.
Cosa c’è dietro questo comportamento? Se è utile, perché non tutti gli animali e tutte le culture umane lo praticano?
Secondo un studio del 2015 – che ha analizzato 168 culture provenienti da tutto il mondo –, solo il 46 di queste bacia in senso romantico, ribaltando la convinzione che questo comportamento umano sia universale.
Sheril Kirshenbaum, divulgratrice scientifica e autrice del libro La scienza del bacio, In un articolo sul Guardian racconta come l’esploratore britannico William Winwood Reade descrisse il corteggiamento della bella figlia di un re africano.
Dopo averla corteggiata per mesi, osò rubarle un bacio. La ragazza, non avendo mai visto quel comportamento, urlò e scappò via in lacrime. Solo in seguito Reade scoprì che la principessa africana aveva interpretato il suo bacio come l’intenzione di mangiarla.
“Baciare come lo facciamo oggi sembra essere un’invenzione abbastanza recente”, ha spiegato sulla Bbc Rafael Wlodarski dell’Università di Oxford.
La più antica prova di un bacio proviene da testi indù risalenti a 3.500 anni fa, in cui il gesto era descritto come “inalare l’anima altrui”.
Il primatologo Frans de Waal dell’Università Emory di Atlanta, in Georgia, ha studiato diversi esemplari di scimpanzé e altri primati, che sono soliti baciarsi e abbracciarsi dopo uno scontro. Un’altra specie di primati, i bonobo, usano anche la lingua.
Per gli scimpanzé, il bacio è una forma di riconciliazione. È più comune tra i maschi che tra le femmine, ma non è un comportamento romantico. Niente di simile è finora stato riscontrato in altre specie animali.
L’importanza dell’odore
In generale gli animali, compreso l’essere umano, danno grande importanza all’odore del partner con cui accoppiarsi.
Ma mentre gli animali emanano forti odori anche a distanza per attirarsi a vicenda, gli esseri umani hanno bisogno di avvicinarsi maggiormente per odorarsi. Baciare è un ottimo modo per avvicinarsi abbastanza da odorare il proprio partner.
Una ricerca del 2013 – pubblicata su Archives of Sexual Behaviour – afferma che baciare è solo un modo culturale accettabile per avvicinarsi abbastanza a un’altra persona per rilevarne l’odore e i feromoni, le sostanze biochimiche prodotte da ghiandole esocrine che hanno la funzione di inviare segnali ad altri individui della stessa specie.
Il ruolo degli anticorpi e degli ormoni
Secondo alcuni scienziati la funzione del bacio sarebbe legata alla produzione di anticorpi, come sostiene Colin Hendrie, dell’Università di Leeds.
Hendrie sostiene che ci baciamo per trasmettere i germi, in particolare il Cytomegalovirus, che passa dall’uomo alla donna per preservarne la salute e la futura prole. Un bacio può trasferire 80 milioni di batteri, e non tutti sono buoni.
Secondo un’altra ipotesi, il bacio modifica il livello di ossitocina e cortisolo nella saliva. Il bacio abbassa il livello di cortisolo e di conseguenza dello stress.
Un’altra funzione del bacio, secondo Helen Fisher della Rutgers University del New Jersey, è quella di trasferire testosterone dall’uomo alla donna, per favorire il rapporto sessuale.
La versione di Darwin
Charles Darwin, padre della biologia evolutiva, ha descritto il bacio in un suo libro del 1872, distinguendo tra il baciarsi con le labbra e altri tipi di bacio. L’elenco comprendeva una serie di scambi tra individui che si concentravano sull’uso delle labbra, del viso e talvolta di altre parti del corpo.
Darwin ha assunto che questi comportamenti riflettessero un desiderio istintivo di ricevere “piacere dallo stretto contatto con una persona amata”, concludendo che l’intuizione dell’essere umano di baciare è innata. Se si amplia quindi la definizione del bacio – andando oltre a quello sulle labbra –possiamo considerarlo un fenomeno universale.
Molti altri antropologi non sono però d’accordo, sostenendo che il bacio sia semplicemente un fenomeno culturale, qualcosa che impariamo nelle nostre comunità.
Come Darwin osservò quasi 150 anni fa, i comportamenti simili al bacio sembrano far parte del nostro patrimonio evolutivo, ma il modo in cui li esprimiamo in un dato momento e in un dato luogo è fortemente influenzato da ciò che è familiare nelle nostre società.