Il settore automobilistico sta vivendo un periodo storico di transizione, con le auto a gas che si affiancano alle tradizionali combustibili, e le grandi case e le istituzioni che spingono per l’adozione dell’e-car.
Money.it ha redatto un report per capire dove sta andando il futuro dell’auto.
Prendendo in considerazione gli annunciati stop alla circolazione e le prossime limitazioni che coinvolgeranno auto a benzina e, più in là, quelle a gas, sono state avanzate previsioni sul mercato di Diesel, benzina, GPL, metano, ibrida ed elettrica, quindi dal tipo più obsoleto a quello più adatto alla mobilità del futuro.
Nell’infografica che segue si può vedere il percorso dell’automobile da qui ai prossimi 50 anni.
Cosa è emerso? Che il settore automobilistico va in una sola direzione a zero emissioni, e le auto alternative hanno già la strada tracciata. Ecco su cosa bisogna investire:
Sul Diesel fino al 2036, dopodiché andranno fuori produzione e non ci saranno vantaggi per chi le acquista, a meno che aziende come Mercedes e Volkswagen non diano loro una seconda vita con l’ibrido Diesel.
Sulla benzina fino al 2043: dopo il diesel sarà la benzina a uscire di scena. Ci aspettiamo altri 25 anni di circolazione, tra limitazioni al traffico e costi sempre più alti.
Sul Gpl fino al 2048: confermato la terza scelta degli italiani dopo benzina e Diesel, il Gpl è ideale se si vuole risparmiare sui costi e inquinare di meno. Ha davanti a sé circa 30 anni di circolazione di cui al massimo 10 in cui potrebbe incontrare limitazioni e difficoltà.
Sul Metano fino al 2053: rappresenta la 4^ fetta più grande del mercato il metano, che ha una prospettiva di vita pari a circa 35 anni, poi sarà superato dall’ibrido e dall’elettrico.
Sull’ibrida fino al 2058: l’auto ibrida è il presente e il futuro prossimo, un primo approccio all’elettrico applicato sia su benzina che Diesel. Le auto ibride costituiscono il più accreditato ponte verso una mobilità completamente a zero emissioni e hanno ancora 40 anni di circolazione davanti.
Sull’elettrica oltre il 2060: è lei l’auto del futuro. In alcuni paesi è già una realtà affermata, e sarà questa la direzione che percorrerà il mercato delle 4 ruote per almeno mezzo secolo.
In Italia la transazione sarà più lunga ma avverrà, anche grazie agli incentivi statali, alle limitazioni nei confronti dei motori a scoppio e all’introduzione di infrastrutture ad hoc.
L’unica possibilità di vederle tramontare potrebbe essere costituita da nuove tecnologie più pulite o efficienti, una eventualità al momento non contemplata, visto che neanche le auto a idrogeno fuel cell sembrano costituire una vera alternativa a causa di costi elevati e complessità per produrre l’idrogeno come combustibile.
L’infografica: