Le auto a guida autonoma diventeranno realtà nel giro di poco più di vent’anni andando a rivoluzionare non soltanto il modo in cui ci spostiamo ma anche quello in cui spendiamo il nostro tempo all’interno di una vettura. Abbiamo selezionato 5 aspetti fondamentali che verranno profondamente mutati dall’introduzione di questi veicoli, che per ora richiedono soltanto la supervisione umana ma che presto non richiederanno altro che la nostra presenza, facendo tutto da sé.
Doverosa premessa. Le auto a guida autonoma sono ancora lontane dall’essere una rivoluzione estesa in modo capillare e omogeneo in tutto il mondo. Questo per vari motivi, ad esempio per la necessità di affinare in modo totale la sicurezza.
In questi ambiti il 99 per cento non è sufficiente ma serve che la vettura risponda in modo sicuro al 100 per cento, perché ci vanno di mezzo vite ed esistenze. D’altra parte, negli ultimi periodi ci sono stati diversi incidenti, purtroppo anche mortali, con coinvolti sia i progetti di Uber sia le vetture elettriche di Tesla.
In secondo luogo entra in gioco la variabile umana. Questo significa che in un mondo ideale con tutte le vetture che guidano da sole e senza guidatori in carne e ossa tutto diventa più prevedibile. Al contrario, in un mondo misto ci sono ancora troppe variabili da considerare. Tuttavia, gli analisti sono convinti del fatto che, prima o dopo, le auto a guida autonoma diventeranno parte del nostro quotidiano. E la vita di tutti i giorni cambierà.
Tutto si basa sul fatto che la vettura andrà a guidare verso la destinazione impostata da sola, preoccupandosi di traffico, svolte, stop, interazioni con altre vetture, pedoni e così via. Diventando semplici passeggeri e godendo di un ambiente protetto e privato, le potenzialità si aprono a orizzonti tutti da esplorare. Ecco le 5 principali novità che ci attendono.
Un’auto a guida autonoma può diventare l’esempio perfetto di hotel su quattro ruote. Qualcosa di molto simile a una roulotte o un camper, però in una dimensione più compatta. Seppur con meno comfort, ripaga con il pregio di una maggiore velocità e discrezione. Senza dimenticare il fatto che camper e roulotte non accedono in toto agli stessi luoghi che sono aperti invece alle vetture. Infine, certo, non bisogna guidare.
Dunque la soluzione della vettura potrebbe diventare una validissima alternativa ad esempio ai viaggi notturni in vagoni cuccette sui treni, mettendosi a dormire e risvegliandosi, arrivati a destinazione, anche dopo diverse centinaia di chilometri. Questo potrebbe portare i produttori a consentire che i sedili si possano trasformare in veri e propri letti. Per un riposo più sereno e rilassante.
Prendiamo l’esempio degli autobus sight-seeing per visitare la città stando comodamente seduti e ascoltando il racconto di guide turistiche. Ebbene, con le auto a guida autonoma nessuno dovrà sacrificarsi a guidare perdendo, di fatto, l’attenzione su monumenti, palazzi, vie e dettagli.
Tutti i passeggeri avranno garantito il diritto di potersi soffermare su ciò che una città può offrire a chi la visita. Naturalmente con una guida locale presente oppure in combinazione con una guida digitale tutto diventerà più interessante e approfondito.
Tantissime persone mangiano mentre guidano. Una pratica davvero molto pericolosa, che introduce distrazione e aumenta i tempi di reazione. Se è vero come vero che molte volte bisogna ottimizzare i tempi durante i trasferimenti e se è altrettanto vero che l’ambiente privato e ovattato dell’abitacolo può anche essere ideale proprio per un pasto, allora un’auto a guida autonoma può diventare un ristorante ideale.
La vettura si trasforma in una location differente per un picnic in movimento utilizzando sempre gli spostamenti. A maggior ragione con il meraviglioso sfondo di un’eventuale strada panoramica.
Altro ambito non indifferente è quello del lavoro. Molte persone continuano a lavorare durante i trasferimenti in auto, in treno oppure in aereo: se non si ha la possibilità economica oppure materiale di avere un autista personale, con le auto che guidano da sola tutto diventa più a portata di mano.
E così, mentre si viaggia verso l’ufficio, non si avrà più paura di ingorghi o traffico perché si sarà sempre operativi al 100 per cento. Stesso discorso vale, ad esempio, durante lunghi trasferimenti che possono essere convertiti in preziosissime ore di fatica. Ma anche, in generale, per tutti quei professionisti che anche in vacanza devono comunque lavorare e possono così utilizzare i tempi “morti” dei trasferimenti per togliersi l’incombenza quotidiana.
Infine, l’ambito forse più interessante, curioso e stuzzicante è proprio quello che riguarda il sesso, dato che le auto a guida autonoma potrebbero diventare delle vere e proprie alcove mobili. D’altra parte, già ora le statistiche più recenti informano che circa 60 per cento della popolazione mondiale ha fatto sesso in macchina.
Questo intende naturalmente un’auto che è parcheggiata, ma c’è una percentuale più ridotta che l’ha fatto in un’auto in movimento e, ancor più ridotta, che lo ha fatto guidando, correndo un grandissimo pericolo.
Ebbene, recuperando il buon senso smarrito, visto che spesso nei trasferimenti ci si annoia e si deve far passare il tempo, cosa c’è di meglio di un po’ di intimità? Magari con musica strategica di sottofondo e vetri oscurati per non lasciar vedere troppo da fuori?
Può sembrare una sciocca provocazione, ma in realtà questo è uno spunto presente anche nell’indagine Annals of Tourism Research e ha perfettamente senso tra le varie e possibili applicazioni da tenere in considerazione.
Di più, ci sono anche aspetti sorprendenti. Alcuni analisti infatti affermano che le auto a guida autonoma potrebbero rivoluzionare i quartiere luci rosse delle città, soprattutto quelle in cui queste zone non sono legali. Questo perché le prostitute potrebbero ricevere all’interno delle vetture mascherandosi nel traffico (e magari servendo anche da taxi?).
Certo tutto questo fa un po’ rima con una fantascienza piuttosto ottimista, condita con aspetti anche curiosi. Ma sono scenari che potrebbero diventare realtà fra non molto tempo. Quando? Come anticipato, secondo le ultime stime intorno agli anni quaranta del secolo in corso. Dunque fra circa poco più di due decenni il mondo su quattro ruote potrebbe diventare molto diverso da quello al quale siamo abituati ora. Non resta che attendere per vederlo con i nostri occhi.
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