I due asteroidi che sfiorano la Terra nel 2019
Due asteroidi sfiorano la Terra: è quanto previsto per settembre e ottobre del 2019, quando due corpi celesti distinti si avvicineranno al nostro Pianeta a distanza spaziale “ravvicinata”.
Il primo sarà il 2000 QW7, largo 290 metri e lungo 650, e si avvicinerà alla Terra il 14 settembre 2019 a una distanza minima di 5,3 milioni di chilometri. Il corpo celeste viaggerà a una velocità media di 23.100 chilometri orari.
La distanza sembra troppo alta per destare preoccupazione, ma in realtà l’asteroide si avvicinerà più di quel che sembra: 5 milioni di chilometri equivalgono a 0,03564 unità astronomiche (un’unità astronomica è la distanza media della Terra dal Sole e corrisponde a circa 150 milioni di chilometri), un divario per cui l’asteroide è considerato un Near Earth Object (Neo), denominazione utilizzata per classificare gli oggetti del sistema Solare che passano vicino alla Terra.
L’asteroide 2000 QW7, inoltre, è classificato anche come “oggetto potenzialmente pericoloso” perché misura più di 150 metri di diametro e si avvicina alla Terra a meno di 0,5 unità astronomiche.
Ciononostante non c’è pericolo che ci cada addosso.
Anche nel 2000 lo stesso asteroide si era avvicinato a una distanza più o meno simile a quella prevista per il 14 settembre, e non è avvenuto nessun cataclisma di dimensione globale.
L’ultimo cataclisma che ha distrutto in parte il nostro Pianeta risale a 66 milioni di anni fa ed è quello che ha portato all’estinzione dei dinosauri non aviani e di molti altri animali: il suo diametro era di 10 chilometri.
Il secondo asteroide che si avvicinerà alla Terra dovrebbe invece passare a distanza ravvicinata il 25 ottobre prossimo. Si tratta del 1998 HL1, e viaggerà a una distanza leggermente maggiore rispetto a quella prevista per il 2000 QW7: 6 milioni e 200mila chilometri.
Anche questa distanza è considerata “sicura” ma, come per il 2000 QW7, 1998 HL1 è classificato come Neo “pericoloso” per via della sua orbita e del diametro, che spazia dai 441 ai 986 metri.
Vuol dire che il corpo celeste è grande quanto un grattacielo enorme, che supera di dieci volte l’altezza della Statua della Libertà di New York e di tre volte quella della Tour Eiffel di Parigi.
Un vero colosso, che in caso d’impatto con la Terra causerebbe danni devastanti e per questo, anche se non dovrebbe schiantarsi con il nostro Pianeta, è fondamentale che sia strettamente sorvegliato prima e durante il suo passaggio previsto per il 25 ottobre prossimo.
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