Il governo M5s-Lega ha deciso di rinviare di un anno l’obbligo di vaccinazione per i bambini che, a settembre, si iscriveranno a nidi e materne.
Una decisione che ha suscitato un putiferio, con le opposizioni sul piede di guerra per quella che considerano una norma anti-scientifica che mette in serio pericolo la salute dei bambini.
I rischi maggiori potrebbero riguardare i bambini che non possono vaccinarsi, come quelli immunodepressi, e che potrebbero essere costretti a frequentare classi con bambini non vaccinati per scelta dei genitori.
Il ministro Grillo ha precisato che verranno create classi speciali, in cui i bimbi immunodepressi avranno come compagni solo bambini vaccinati. Restano però molte perplessità su come sarà possibile evitare contatti negli spazi comuni.
Il Partito Democratico, che quando era al governo aveva promosso il decreto Lorenzin che prevedeva 10 vaccinazioni obbligatorie, ha lanciato una petizione contro la norma dell’esecutivo.
“Vaccini, il diritto alla salute non si rinvia”, è il titolo della petizione. “La scienza e la medicina indicano con chiarezza la direzione di marcia da seguire, al di là delle posizioni politiche di parte, per garantire sempre meglio la difesa della salute di tutti i nostri bambini, anche di quelli immunodepressi che non possono vaccinarsi, e sconfiggere malattie gravi e mortali”, si legge.
Non mancano gli attacchi al governo: “È inaccettabile che oggi chi governa lasci spazio alla disinformazione antiscientifica giocando con la salute dei cittadini e dei bambini in particolare. È inaccettabile l’approssimazione con cui si giustificano scelte pericolose per la salute di tutti”.
“Non si combatte la scienza, si combattono le malattie. Il diritto alla salute dei bambini non si rinvia. Deputati e senatori, vi chiediamo di non dividervi su un tema come questo e, qualunque sia il vostro orientamento politico, di tutelare la salute dei nostri figli”.