L’associazione tra la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19 e le miocarditi improvvise negli adolescenti e nei giovani adulti non è sostenuta dai dati scientifici. È quanto emerge dall’ultimo studio pubblicato l’11 aprile dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti.
L’indagine, condotta nello stato dell’Oregon tra il giugno 2021 e il dicembre 2022, è contenuta nell’ultimo “Morbidity & Mortality Weekly Report” dei Cdc statunitensi, che mostra come non ci sia alcuna relazione provata tra le morti cardiache improvvise tra i giovani e la vaccinazione anti-Covid.
Lo studio è nato dalle segnalazioni di alcuni casi sospetti di miocarditi sorte in giovani maschi dopo la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 arrivate nell’aprile 2021 al “Vaccine Adverse Event Reporting System” dei Cdc statunitensi.
I ricercatori hanno cominciato a indagare sull’associazione tra la vaccinazione anti-Covid e la miocardite tra gli adolescenti e i giovani adulti e sui possibili casi correlati di decessi.
Sono stati presi in esame i certificati di morte dei residenti dell’Oregon di età compresa tra i 16 e i 30 anni, deceduti tra il giugno 2021 e il dicembre 2022 per patologie cardiache o sconosciute. Quindi, gli scienziati hanno esaminato i decessi tra i soggetti inseriti nel registro dei vaccinati dello stato.
Tra le 1.292 morti identificate, 40 riguardavano persone a cui era stata somministrata almeno una dose di vaccino anti-Covid a mRNA. Tra queste però soltanto 3 si erano verificate entro i 100 giorni successivi alla vaccinazione: due dei tre morti soffrivano già di patologie croniche e per un solo deceduto non è stato possibile identificare una causa certa di morte.
Secondo gli autori della ricerca quindi, i dati “non supportano un’associazione tra la somministrazione del vaccino anti-Covid a mRNA e la morte cardiaca improvvisa tra soggetti giovani precedentemente considerati sani”.
“A beneficio dei soliti somaroni: ennesimo studio che dimostra (numeri alla mano) oggettivamente come la vaccinazione contro il Covid non c’entri nulla con i malori improvvisi dei giovani”, ha commentato sui social il professor Roberto Burioni, docente di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Sarebbe ora di rassegnarsi al fatto che la Terra non è piatta”.
“Cosa si scopre con gli studi seri e ben condotti? Che le morti improvvise sono più frequenti tra i non vaccinati per Covid-19”, ha chiosato sempre sui social Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Genova. “E ora cosa diranno i soliti ciarlatani?”.
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