Una ricerca pubblicata sulla rivista dell’American Psychological Assosiation, Prychological Bulletin, ha smentito dei luoghi comuni legati alla relazione tra determinati gesti e l’attrazione interpersonale.
Lo studio è stato condotto dagli psicologi dell’Università di Dayton, che si sono focalizzati sull’identificazione dei comportamenti legati all’attrazione e sulla valutazione dell’efficacia dei modelli della relazione tra attrazione e comportamento.
Gli esperti hanno analizzato decine di articoli sul collegamento tra comportamenti e attrazione romantica e i dati di un’indagine etnografica che comprende centinaia di racconti relativi alla fase di conoscenza e corteggiamento fra individui.
Da questa analisi è risultato in particolare che comportamenti come lo sbattere le ciglia, muovere i capelli o inclinare la testa non promuovano assolutamente l’attrazione.
Tra i comportamenti specifici associati all’attrazione vi sono gesti come la ricerca di un contatto visivo, un sorriso, una risata o il mimetismo, che sono collegati allo sviluppo del sentimento della fiducia.
Più strettamente correlati all’attrazione auto-riferita sono i comportamenti diretti, come la ricerca della vicinanza fisica o la manifesta voglia di affrontare una conversazione a tu per tu.
È emerso poi che la paura del rifiuto riduce la forbice della relazione tra comportamento diretto e attrazione affettiva.
Nelle culture occidentali, inoltre, si ritiene di grande importanza utilizzare una certa mimica, ad esempio annuire col capo quando parla l’altro.
Ma ecco quali sono i 5 tratti principali del viso che rendono una persona più attraente secondo la scienza:
1 – Il fascino dell’anzianità
2 – La barba (negli uomini)
3 – Le cicatrici
4 – La semplicità
5 – La somiglianza con i genitori del sesso opposto