L’Italia non è tra i paesi che rischiano maggiormente di avere una seconda ondata di epidemia di Coronavirus. Un’analisi condotta dal Guardian e dall’Università di Oxford ha escluso il nostro Paese tra quelli più a rischio mentre ha evidenziato diverse problematiche per Stati Uniti, Iran, Arabia saudita, Germania e Svizzera.
Nell’analisi sono stati presi in considerazione i 21 Paesi che sono riusciti ad allentare le misure di sicurezza tra i 45 con un numero di contagi superiore ai 25mila ed è stato tenuto conto dell’indice di rigore sul distanziamento e del tasso di riproduzione dei contagi.
Italia esclusa dai Paesi che rischiano una seconda ondata. Gli indici dello studio
Per indice di rigore si intende appunto la rigida applicazione delle misure di distanziamento. Un Paese viene considerato “rilassato” quando questo indice scende sotto quota 70 su 100 in una scala creata da alcuni ricercatori della Blavatnik School of Government di Oxford, sulla base di altri fattori.
In Germania, il tasso di riproduzione dei contagi era arrivato a toccare quota 2,88 e l’indice di rigore era sceso da 73 di inizio maggio a 50. Al contrario l’Italia pur avendo un indice di rigore inferiore a 70 continua a registrare un calo dei casi. Non è però un buon motivo per abbassare la guardia. Una seconda ondata sarebbe comunque possibile. Molti paesi in cui vige ancora il lockdown continuano a registrare un aumento dei casi ad esempio il Brasile. Altri, in cui la situazione è più tragica perché si tratta di Paesi ancora nella prima fase, si trovano ad affrontare misure stringenti ma hanno comunque casi in drastico aumento come Bolivia, Colombia e Argentina.
Leggi anche: 1. Tennis, Djokovic positivo al Coronavirus: si teme focolaio all’Adria Tour 2. Caso pronto soccorso Sicilia gestiti dalla Lombardia, dopo articolo TPI il M5S presenta interrogazione 3. De Luca vi fa ridere? La sua violenza verbale fa male alla sinistra ed è un regalo a Salvini
4. Decreto Rilancio, arriva il bonus occhiali: la proposta e come potrebbe funzionare 5. Conte e la trattativa sul Recovery Fund: i nodi ancora da sciogliere 6. Germania, ora i focolai fanno paura: l’indice di contagio schizza a 2,88. “Enorme rischio pandemico”