Secondo l’ipotesi accusatoria, i vertici del Gruppo San Donato si sarebbero fatti rimborsare a prezzo pieno dalla Regione Lombardia dei farmaci acquistati a prezzo scontato (dal 2% al 20%) da parte dei produttori. Una presunta truffa del valore di oltre dieci milioni di euro che coinvolge, in un gruppo di 11 indagati, l’ex a.d. del San Raffaele Nicola Bedin, il quale peraltro ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito, di non essere a conoscenza di alcun illecito e di essere certo di poter provare la propria estraneità alla vicenda.
Gli altri indagati sono amministratori e responsabili commerciali di cinque grosse case farmaceutiche, un ex capo dell’ufficio acquisti e un ex responsabile dei servizi farmacia del Gruppo San Donato, che nel frattempo lo scorso dicembre ha già risarcito la Regione Lombardia. Per la stessa vicenda, lo scorso dicembre finirono ai domiciliare Massimo Stefanato, ai tempi rappresentante dell’ufficio acquisti del San Raffaele e Mario Giacomo Cavallazzi allora responsabile dei servizi di farmacia di diversi ospedali del Gruppo San Donato.