I medici dell’esercito statunitense hanno ricucito l’orecchio a una soldatessa che lo aveva perso in un incidente, dopo averglielo fatto crescere sul braccio.
A riportare la notizia è il quotidiano The Washington Post.
Due anni fa la soldatessa Shamika Burrage è stata vittima di un grave incidente con la sua auto in Texas.
La donna si stava recando con sua cugina, incinta, a Fort Bliss, una delle più grandi basi dell’esercito Usa situata nella contea di El Paso.
A un certo punto la gomma anteriore della macchina esplose, rendendo la vettura ingovernabile.
Il veicolo si ribaltò più volte, prima di fermarsi.
La cugina della soldatessa uscì dall’incidente con ferite non gravi, mentre la Burrage fu sbalzata fuori dall’abitacolo e riportò ferite alla testa, tra cui fratture da compressione alla colonna vertebrale e la perdita totale dell’orecchio sinistro.
Secondo il The Washington Post, se la donna avesse ricevuto assistenza medica 30 minuti più tardi, sarebbe morta dissanguata.
Per ripristinare l’orecchio perso, l’esercito ha attuato una procedura che ha definito come “la prima del suo genere” : un orecchio alternativo è stato fatto crescere sotto la pelle dell’avambraccio destro della soldatessa.
Per creare l’orecchio i medici militari hanno usato la cartilagine della stessa Burrage.
L’orecchio è stato ricostruito totalmente, intagliando un nuovo orecchio con la cartilagine presa dalle costole della donna.
Una volta maturo, l’orecchio è stato asportato dal braccio e riattaccato alla testa della soldatessa.
L’intervento è avvenuto al William Beaumont Army Medical Center di El Paso, in Texas.
In un comunicato rilasciato dall’esercito statunitense si dice che la donna avrebbe recuperato la funzione uditiva rendendo l’operazione un successo.
L’esercito inoltre ha dichiarato che la tecnica innovativa di questo intervento ha permesso la formazione di vasi sanguigni nella cartilagine, che hanno restituito la sensazione di tatto alla soldatessa.
Secondo il The Washington Post, in principio la soldatessa “non si sentiva a suo agio con il suo aspetto e per questo le è stata offerta come opzione la chirurgia plastica”.
La donna, anche se spaventata dall’intervento, ha voluto comunque tentare questa nuova procedura medica.
“Avevo intenzione di fare una protesi, per evitare ulteriori cicatrici ma volevo un vero orecchio”, ha dichiarato Burrage.
Ma non è la prima volta che i medici si occupano della ricostruzione delle orecchie: nel 1997 lo specialista Charles Vacanti riuscì a far sviluppare una struttura cartilaginea a forma di orecchio coltivata dalle cellule di cartilagine delle mucche in uno stampo biodegradabile a forma di orecchio e poi impiantata sotto la pelle di un topo, cosicché la cartilagine potesse crescere da sola.