Joseph, un uomo britannico di 60 anni, ha raccontato alla Bbc la sua vita sessuale scoperta in età adulta.
Quest’uomo ha perso la sua verginità a 37 anni e ha riferito al giornale britannico: “Non ho idea di quanto sia insolito, ma ho provato un senso di vergogna e mi sono sentito stigmatizzato”.
“Ero una persona terribilmente timida e ansiosa, ma non isolata” racconta Joseph aggiungendo che “ho sempre avuto amici ma non sono mai riuscito a tradurlo in relazioni intime.”
Il racconto inizia dai tempi della scuola: “A scuola ero circondato da ragazze, ma non ho mai fatto alcun tipo di mossa per avvicinarmi a loro”.
La situazione di Joseph non è cambiata nel tempo: “Quando raggiunsi l’università, il mio schema fu stabilito: non avere relazioni era quello che mi aspettavo. Molto di ciò era dovuto alla mancanza di autostima e alla profonda percezione che le persone non mi trovassero attraente”.
Gli amici di Joseph non sapevano che il loro amico non avesse mai avuto rapporti sessuali, né era intenzionato a dirglielo perché “stavo sviluppando un senso di vergogna a riguardo”.
Secondo quanto detto da Joseph alla Bbc, “potrebbe non essere vero che la società giudica le persone per non aver fatto sesso, ma penso che la cosa vegna perceputa come fuori dal normale ed è probabile che possa essere vista come un atteggiamento in qualche modo deviante”.
Ma nella vita di Joseph non è mancata solo l’intimità quando era giovane: “Ora guardo indietro e per circa 15, probabilmente 20 anni, non sono stato davvero toccato da un essere umano al di fuori dei membri della mia famiglia, come mia madre, mio padre e le mie sorelle. A parte questo, era assente qualsiasi tipo di contatto fisico e intimo. Quindi non si tratta solo di sesso”.
Questa mancanza di intimità per Joseph ormai aveva ripercussioni anche sui suoi nuovi incontri: “Se vedevo qualcuna che mi piaceva, non provavo alcuna eccitazione o piacere” aggiungendo che questo gli causava “una reazione immediata di tristezza e depressione. Avevo un senso di disperazione per tutto questo”.
A bloccarlo con le donne non era nemmeno la paura del rifiuto, perché era così talmente sicuro di non essere ricambiato che non si poneva nemmeno il problema di non essere corrisposto.
Tutto questo potrebbe essere stato un meccanismo di difesa che però lo ha portato a “sviluppare una profonda convinzione che poteva essere sbagliato avvicinarsi alle donne e che poteva essere un’imposizione su di loro. Non sarei mai stato sicuramente quel tipo di ragazzo che “usava” le donne”.
Joseph sentiva che “le donne avevano il diritto di andare in giro per la vita di tutti i giorni e godersi una serata senza che nessuno le avvicinasse.”
Ora che ha 60 anni ammette che “nessuna donna mi ha mai chiesto di uscire, sarebbe stato bello!”.
Tutto ciò lo aveva reso clinicamente depresso e Joseph iniziò ad assumere antidepressivi, oltre a iniziare un percorso psicoterapeutico.
Questo è stato il primo grande passo di Joseph.
“Prima di tutto ho acquisito un po ‘di fiducia in me stesso e penso che penso che gli antidepressivi abbiano agito come una piccola pillola anti-timidezza”.
Così Joseph ha trovato il coraggio di chiedere a una ragazza di uscire e ricorda bene il suo primo appuntamento: “Ricordo di essere stato ansioso e nervoso al primo appuntamento. Ma ho sentito che questo mi piaceva, quindi le chiesi di nuovo di uscire, lei disse di sì, e le cose si svilupparono da lì”.
Da lì a poco divenimmo intimi e la prima volta di Joseph fu “eccitante e piacevole” aggiungendo che “alcuni dicono che la prima volta non è mai buona, ma a me è andata bene”.
La donna non sapeva che lui fosse vergine ma non avrebbe avuto problemi a dirglielo.
Ebbe il primo appuntamento con la sua futura moglie il giorno del suo 40esimo compleanno e si sposarono 18 mesi dopo.
Anche quando la donna seppe della vita sessuale di Joseph non lo giudicò mai e lo amò incondizionatamente.
“Lei ora è morta tre anni fa e ho sempre la sensazione di averla trovata troppo tardi” ha detto alla Bbc.
Ora che ha 60 anni Joseph fa il punto della sua vita: “Guardo indietro la mia giovinezza con un senso di rimpianto. È quasi come se fossi in lutto per qualcosa che non si è verificato. Non so cosa vuol dire essere innamorati quando sei giovane, non so cosa vuol dire fare quei passi nel mondo con qualcuno del sesso opposto, quel tempo sperimentale e divertente lo vivo con rimpianto”.
In conclusione Joseph fa una riflessione: “Va bene essere nervosi, ma va anche bene avere il desiderio di voler stare con qualcuno. Tutti questi sentimenti fanno parte dell’essere umano e se neghi te stesso allora ti rinneghi parte di un’esperienza umana” concludendo: ” Se noti qualcuno che possa piacerti, pensa se fare qualcosa o meno al riguardo”.
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