Per uscire dall’isolamento Covid non sarà necessario un tampone dall’esito negativo cinque giorni dopo aver scoperto di essere positivi: lo ha stabilito una circolare del ministero alla Salute, pubblicata la sera del 31 dicembre, che chiarisce alcuni aspetti dopo che il Parlamento ha votato il “decreto rave” che conteneva disposizioni in merito alla fine del periodo di quarantena.
Se, da positivi al Covid, non si hanno avuto i sintomi, oppure questi sono spariti da almeno due giorni, si potrà uscire di casa senza doversi sottoporre a un nuovo test, passati i cinque giorni.
Si dovrà però indossare la mascherina se ci sono assembramenti fino al decimo giorno dopo la scoperta della positività, a meno che un nuovo tampone certifichi l’assenza del virus.
Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima di 5 giorni, ma in questa circostanza servirà un test negativo.
Si tratta di una misura già presa da molti Paesi europei, che ridurrà di molto il numero di tamponi effettuati nel nostro Paese. Per alcune categorie come soggetti immunodepressi, chi proviene dalla Cina e i membri del personale sanitario, non si applica il nuovo regime, ma restano valide le regole attualmente in vigore.
Ulteriori disposizioni anche per quanto riguarda l’autosorveglianza per chi è stato a contatto con un positivo: dimezzato il periodo di 10 giorni, durante i quali si poteva uscire ma indossando la mascherina nel caso di rischi di assembramento, ora sono 5 giorni.
“Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2 – scrive il ministero – è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2. Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato”.
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