Cos’è la meningite eosinofila | Angiostrongylus cantonensis | Parassita lumaca | Sam Ballard
La meningite eosinofila è una patologia causata principalmente dal parassita Angiostrongylus cantonensis, anche detto “verme del polmone del ratto”.
Il verme, molto raro in Italia, è lungo circa 2 centimetri e le sue uova infestano i polmoni dei roditori, da cui deriva il suo soprannome.
Attraverso le feci dei ratti le uova vengono ingerite dalle lumache e diventano larve.
I principali sintomi dell’infezione sono nausea, vomito, cefalea, dolori addominali, rigidità della nuca. Ma quando il parassita attacca il sistema nervoso centrale, trasmette la meningite eosinofila, che porta a stati anche gravi di incoscienza, scarsa lucidità mentale e rallentamento dei riflessi.
Una volta che il sistema nervoso è danneggiato, le cure possono solo eliminare il parassita, ma le lesioni cerebrali rimangono irreversibili.
Nei casi più gravi, la malattia porta alla perdita totale dei riflessi, alla tetraparesi (paralisi parziale), all’insufficienza respiratoria e all’atrofia muscolare.
Nel caso di Sam Ballard, il ragazzo australiano che dopo aver ingerito per sfida una lumaca a 19 anni ha contratto la meningite eosinofila, è rimasto paralizzato ed è morto dopo 8 anni, la larva è passata dall’intestino al sangue, e dal sangue al cervello.
Rimane comunque una malattia molto rara, a carattere endemico nel solo sud-est asiatico. Per uccidere il parassita basta cuocere le larve, per cui per evitare di contrarla è sufficiente non ingerire lumache crude.
Esistono quattro modi per effettuare la diagnosi: tramite conta leucocitaria, puntura lombare, esami radiologici al cervello o tramite esami sierologici.
La cura viene effettuata tramite antielmintici (detti comunemente vermicidi) e antinfiammatori, generalmente uniti a corticosteroidi nelle infezioni più gravi.
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