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Menarini contro il cancro: una Casa Accoglienza per le famiglie dei bambini ricoverati al Meyer

Inaugurata la 23esima "Casafamiglia Tommasino", in collaborazione con Menarini, alla presenza di Lucia e Alberto Giovanni Aleotti e Paolo Bacciotti (Foto Gianluca Moggi@New Press Photo)

Il Gruppo Menarini prosegue nel suo impegno al fianco della Fondazione Tommasino Bacciotti, da 20 anni impegnata, con l’Ospedale Meyer di Firenze, nel Progetto Accoglienza Famiglie e nel sostegno a progetti di Ricerca medico-scientifica in ambito oncologico

Di Lorenzo Zacchetti
Pubblicato il 6 Nov. 2020 alle 14:34

L’impegno e la costanza nella ricerca per le cure in ambito oncologico, non possono fermarsi. Menarini sta continuando a investire nella ricerca oncologica e, al contempo, rinnova il suo sostegno ai piccoli pazienti che stanno affrontando questa battaglia supportando, sin dalla sua creazione, la Fondazione Tommasino Bacciotti. La Fondazione è nata nel 2000 per volontà di Paolo e Barbara Bacciotti, genitori del piccolo Tommasino, scomparso a soli due anni, a causa di una rara forma di tumore cerebrale. In memoria di Tommaso, la Fondazione è al fianco dell’Ospedale Meyer che sostiene sia con progetti di ricerca medico-scientifica che con il Progetto di Accoglienza Famiglie.

L’appartamento sostenuto da Menarini ospiterà, in modo completamente gratuito, i parenti dei piccoli pazienti oncologici che devono affrontare lunghe degenze per ricevere le cure. In molti casi, queste persone provengono da ogni parte d’Italia e devono trascorrere periodi molto lunghi lontani dalle mura che conoscono e dagli altri componenti della propria famiglia. Nella Casa Accoglienza, non solo i bambini sono circondati dall’amore dei propri cari, facendoli vivere in un ambiente il più possibile simile a quello delle loro case, ma possono anche ricevervi una parte delle cure oncologiche in day hospital successive alle dimissioni dal reparto oncologico. Una scelta che permette, in questo modo, anche una disponibilità sempre maggiore di posti letto in ospedale, garantendo un notevole risparmio per la sanità pubblica.

“Le cure oncologiche hanno fatto passi in avanti straordinari, in Italia un milione di persone sono vive grazie alla ricerca farmaceutica in questo campo – hanno dichiarato Lucia ed Alberto Giovanni Aleotti, Azionisti e membri del Board di Menarini – È importante, però, non abbassare la guardia, continuare nei percorsi di diagnosi e cura anche in questo periodo di Covid”.

La Fondazione Tommasino Bacciotti accoglie le famiglie dei bimbi malati di tumore, provvedendo alle loro esigenze e fornendo beni di prima necessità, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, assicurando nel post ricovero anche percorsi di ludoterapia. “Vogliamo ringraziare Menarini che continua a credere e contribuire al nostro progetto fin dalla nascita della nostra Fondazione con un impegno costante che dura da oltre 20 anni – ha dichiarato Paolo Bacciotti, Presidente della Fondazione Tommasino Bacciotti – Nelle Case Accoglienza, i più piccoli e le loro famiglie possono continuare a stare insieme, e noi cerchiamo di aiutarli a convivere, attraverso ogni possibile mezzo, con la malattia, e a trovare la forza e lo spirito giusto per affrontarla”.

Il Gruppo farmaceutico Menarini, con sede a Firenze, è presente oggi in 140 paesi al mondo; con 3,793 miliardi di euro di fatturato, conta più di 17.000 dipendenti. Con 10 centri di Ricerca e Sviluppo i suoi prodotti sono presenti nelle più importanti aree terapeutiche tra cui cardiologia, gastroenterologia, pneumologia, malattie infettive, diabetologia, infiammazione e analgesia. La produzione farmaceutica, invece, è realizzata nei 17 stabilimenti produttivi del Gruppo, in Italia e all’estero, dove sono prodotte e distribuite nei cinque continenti oltre 581 milioni di confezioni all’anno. Con la sua produzione farmaceutica Menarini contribuisce, in modo continuo e con standard di qualità elevatissimi, alla salute dei pazienti di tutto il mondo.

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