Esiste un’infezione venerea poco nota che secondo gli esperti, se non opportunamente controllata, potrebbe diffondersi in maniera estesa.
Si tratta del Mycoplasma genitalium (MG), una patologia che spesso non presenta sintomi visibili ma che può causare una malattia infiammatoria pelvica e può rendere sterili le donne.
Se sottovalutata e se non viene trattata correttamente, può sviluppare anche resistenza agli antibiotici e la British Association of Sexual Health sta, per questo motivo, lanciando una nuova campagna di informazione e prevenzione.
Cos’è l’MG?
Il Mycoplasma genitalium è un batterio che può causare l’infiammazione dell’uretra negli uomini, provocando danni al pene e rendendo doloroso urinare.
Nelle donne, può causare infiammazioni agli organi riproduttivi (utero e tube di Falloppio), causando dolore e possibilmente febbre e, in alcuni casi, sanguinamento.
Può essere contratto avendo rapporti sessuali con una persona che ne è affetta. I preservativi possono prevenire questa diffusione.
È stato identificato per la prima volta nel Regno Unito negli anni Ottanta e si pensa che colpisca l’1-2 per cento della popolazione.
L’MG non sempre causa sintomi e non sempre ha bisogno di cure, ma può rimanere nascosto o scambiato per una diversa infezione a trasmissione sessuale, come la Chlamydia.
Nonostante siano stati di recente sviluppati, i test per l’MG non sono ancora disponibili in tutte le cliniche, sebbene i medici possano inviare campioni al laboratorio di Public Health in Inghilterra per ottenere un risultato diagnostico.
Può essere trattato con antibiotici, ma l’infezione sta sviluppando una resistenza ad alcuni di questi farmaci.
Il dottor Peter Greenhouse, consulente sessuale all’Università di Bristol, ha esortato le persone a prendere precauzioni.
“È ora che il pubblico apprenda del Mycoplasma genitalium”, ha detto Greenhouse.
“Si tratta di un altro buon motivo per fare incetta i preservativi per le vacanze estive e usarli”.
Paddy Horner, specialista che ha contribuito a scrivere le nuove linee guida, ha dichiarato: “Queste nuove linee guida sono state sviluppate, perché non possiamo permetterci di continuare con l’approccio che abbiamo seguito negli ultimi 15 anni poiché ciò porterà indubbiamente a un’emergenza sanitaria pubblica dovuta all’emergere dell’MG come un super-batterio”.
“Le nostre linee guida raccomandano che i pazienti che presentano i sintomi siano correttamente diagnosticati usando un accurato test di MG, vengano trattati correttamente e poi controllati per assicurarsi che siano guariti”, ha aggiunto Horner.
“Sono urgentemente necessarie risorse per garantire che i test di resistenza diagnostica e antimicrobica siano disponibili per le donne con la condizione ad alto rischio di infertilità”.
“Chiediamo direttamente al governo di mettere a disposizione questi fondi per prevenire un’emergenza sanitaria pubblica in attesa che si verifichi e che sta già andando fuori controllo”, ha concluso Horner.