ReWriters abbatte i confini del concetto di genere con un nuovo numero tutto dedicato alla salute. Dalla sessualità all’annullamento del concetto di genere fino alla nutraceutica, ReWriters, il movimento culturale indipendente fondato dalla scrittrice e giornalista Eugenia Romanelli, dedica il numero di giugno al tema della salute: il nuovo mag-book riunisce infatti 14 grandi voci, medici, professori e non solo, che ridisegnano i molteplici linguaggi, sentimenti e idee per raccontare questo grande tema universale.
La copertina, a firma di ivan – lo street artist milanese e poeta di strada noto per i suoi murales e le sue opere artistiche nelle principali città europee – è un omaggio alla gender equality e l’opera, come tutte le copertine del mag-book, sarà acquistabile a partire dal giorno dopo la pubblicazione sul sito www.rewriters.it.
Sommario del numero di giugno:
- Prefazione (a cura di Beatrice Curci)
- I Bambini del futuro ( Alberto Tozzi Pediatra – Responsabile dell’Area di ricerca Malattie Multifattoriali e Malattie Complesse dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Comitato Scientifico di Shaping the Future of Pediatrics)
- Salute e differenze di genere (Dr.ssa Alessandra Carè – Direttrice Centro di Riferimento per la Medicina di Genere, Istituto Superiore di Sanità (ISS) Roma – Dr.ssa Elena Ortona – Direttrice Reparto “Fisiopatologia di Genere”, Centro di riferimento per la Medicina di Genere, Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Roma)
- La salute in Europa: collaborativa, innovativa e globale (Pamela Perschern – Project e Communication manager sanitario e Blogger ReWriters)
- La ricerca e la sua comunicazione per una cittadinanza consapevole ( Marco Ferrazzoli – Capo ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente di Teoria e tecnica della comunicazione della conoscenza Università di Roma Tor Vergata
- Covid-19: una pandemia annunciata ( Giovanni Maga – direttore Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche)
- La salute in laboratorio ( Angelo Fiaschetti – Biologo Patologo Ospedale G.B. Grassi- Roma)
- L’impatto della pandemia da Covid-19 tra stress, umore e uso di sostanze nei giovani ( Sergio De Filippis – Direttore Sanitario Villa Von Siebenthal Genzano di Roma, Docente di Psichiatria delle Dipendenze Università Sapienza – Roma)
- La medicina personalizzata e di precisione oncologica (Dr.ssa Lorella Salce – Giornalista Responsabile Comunicazione, Stampa e Relazioni esterne IFO-Regina Elena e San Gallicano)
- Robotica e prospettive per la medicina del futuro ( Gianluca Baldassarre – ricercatore dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc)
- La cardiologia integrata: un nuovo approccio di cura per il cuore ( Ugo Miraglia – Specialista in Malattie cardiovascolari – Responsabile del servizio cardiologia del Concordia Hospital di Roma)
- Urbanizzazione: benessere e diabete ( Raffaele Scalpone, Medico diabetologo e Presidente dell’Associazione Italiana per la Difesa degli Interessi dei Diabetici Federico Serra, Direttore Italia Cities Changing Diabetes, giornalista e comunicatore istituzionale)
- Dalla parte dei rari (Dr.ssa Ilaria Ciancaleoni – giornalista e fondatrice di OMAR (Osservatorio Malattie Rare)
- Nutraceutica: quello che c’è da sapere (Dr.ssa Daniela Fabrizi – Naturopata e blogger ReWriters)
- Il recupero della vera anima della medicina tra Oriente ed Occidente ( Osvaldo Sponzilli, Direttore Ambulatorio di Medicina Anti Aging, Omeopatia e Agopuntura Ospedale San Pietro FBF Roma – Professore Incaricato Master di Oncologia Integrata Università La Sapienza Roma).
Il nuovo mag-book uscirà il 10 giugno e verrà presentato lo stesso giorno alle ore 19 con una diretta streaming sui canali YouTube e Facebook di ReWriters Magazine, alla presenza di curatrice e autori.
In anteprima la prefazione, a cura di Beatrice Curci, del MagBook dedicato alla salute.
Prefazione
Quando Eugenia Romanelli, fondatrice e direttrice di ReWriters, mi ha chiesto di curare la prima edizione del MagBook dedicato alla salute ho avuto non poche perplessità prima di accettare. Perché in questo preciso momento storico, dove la Pandemia detta e continua a dettare tempi e umori, l’informazione medico-scientifica ha assunto un ruolo di particolare rilevanza come mai era successo prima. Questo comporta, per chi se ne occupa ogni giorno, una responsabilità ancora più grande perché l’informazione che riguarda la nostra salute è diventata per un pubblico sempre più vasto una necessità quotidiana. Per tentare di capire e muoversi nella difficoltà di qualcosa di nuovo che coinvolge a più livelli la nostra persona. È passato oltre un anno dall’inizio della pandemia di Sars-CoV-2 e siamo ancora dentro a quella che per molte generazioni probabilmente è stata, è e sarà la più grande emergenza sanitaria della loro vita.
Una epidemia globale che ci ha colti di sorpresa, anche se i segnali del suo arrivo erano lì davanti ai nostri occhi ma non siamo stati in grado di vederli, o forse non li abbiamo voluti vedere. Una Pandemia annunciata come evidenzia nel suo articolo una delle quattordici autorevoli voci che ho scelto di coinvolgere nella scrittura di questo MagBook. Voci di professionisti della salute che ridisegnano linguaggi, sentimenti e idee per raccontare questo grande tema universale.
La salute non è solo la cura del Covid, perché mentre questo microrganismo causa la morte di decine di migliaia di persone, la sofferenza dovuta ad altre malattie non è sparita. Anzi. E non dobbiamo dimenticarle perché sono, dati alla mano, altrettanto pericolose e letali. Non possiamo dimenticare che le principali cause di morte in Italia sono dovute alle malattie cardiovascolari e ai tumori. E ai primi posti ci sono anche quelle del sistema nervoso o le malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche, come il diabete. Su questi e altri fronti la ricerca scientifica ha continuato però ad andare avanti, anche in questo anno complicato. Da una parte ha fatto passi importanti verso la sconfitta di patologie ritenute inguaribili fino a pochi anni fa e dall’altra, ha migliorato la qualità di vita delle persone rendendo croniche e gestibili malattie fortemente invalidanti. O cercando di essere dalla parte di chi è affetto da malattie rare e in cui spesso si investe poco o per niente, sia per la ricerca che per la cura.
Dai contributi degli esperti che hanno partecipato alla realizzazione di questa, permettetemi di definirla “un’antologia di riflessioni mirate”, impareremo che esistono terapie diversificate, una medicina personalizzata e una strettamente legata alla differenza di genere. Che la vocazione della pediatria è costruire un futuro migliore per i bambini di oggi e di domani. Anche se non è affatto facile perché le variabili, come sempre accade nella vita, possono essere molteplici. E, in questo caso, dipendono per lo più dal fatto che la salute e la malattia sono un percorso lungo, complesso e articolato che spesso ci sfugge. Impareremo che la medicina del futuro sarà sempre più legata allo sviluppo di tecnologie robotiche e sempre più avanzate. E poi che la medicina occidentale si muove su binari molto diversi da quella orientale, ma che possono intersecarsi senza deragliare in una visione olistica.
Scopriremo che non possiamo parlare di salute se non prendiamo in considerazione chi la produce in laboratorio tra microscopi, vetrini e provette. Che non possiamo pensare alla salute come un fatto solo “di casa nostra”, ma che bisogna avere contezza del fatto che riguarda uno scenario globale che non può prescindere da servizi sanitari nazionali equi, sostenibili, moderni.
La vicenda Covid d’altronde segna, in questo senso, uno spartiacque ineludibile e rappresenta un’occasione storica per imparare davvero quanto siamo vulnerabili e che per impararlo comunque abbiamo dovuto fare i conti con la potenza di un virus. Quel virus che medici e ricercatori non hanno ancora chiaro, come tutti d’altronde, che tracce o danni potrà lasciare nei nostri corpi e nella nostra mente. Soprattutto nei più giovani per l’isolamento sociale che ha imposto. Medici e ricercatori che ogni giorno faticano per poter capire meglio come affrontarlo e sconfiggerlo quel microorganismo, mentre c’è sempre più una certezza: quella di aver procurato una grave crisi di salute pubblica globale.
Questo libro raccoglie punti di vista diversi, ma che in comune hanno quell’eticità che nasce dalla volontà di divulgare la conoscenza dell’importanza della salute agli occhi del pubblico, nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione. Anche agli occhi di chi molto spesso dà per scontato il valore dell’aiuto di chi tutti i giorni è in prima linea nel sostegno alla salute e al benessere. Gli argomenti sono affrontati in modo globale, ma tutti con un unico scopo: difendere la salute. Per riflettere e sviluppare un dibattito scientifico indirizzato anche ad ipotesi di ri-configurazione che valorizzino e supportino la cooperazione e un sapere sociale per affermare la salute in tutte le sue forme. Articoli che sono la testimonianza dei loro pensieri, delle loro emozioni, della loro tenacia e del senso del dovere nel proseguire quotidianamente il proprio lavoro.
Qui troverete un linguaggio chiaro e diretto, reale, sincero. Qui nessuno ha affogato la medicina e la scienza nel gergo di luminari che di solito ci tengono molto a oscurare il loro dire per essere presi maggiormente sul serio, a costo di essere indecifrabili come la Sibilla Cumana e far perdere quel valore di sapienza che merita la scienza e chi la pratica. Gli articoli che compongono questo libro sono una parte dei tantissimi argomenti che si possono trattare in tema di divulgazione medico-scientifica. Ma sono tutti frutto di chi da sempre cerca di creare una civiltà della salute. Di chi sente il dovere di non banalizzare, ma di rendere chiaro e accessibile un linguaggio alquanto complesso e che spesso fa fatica a comunicare i valori e l‘impegno che si porta dietro.
Qui ci sono gli scritti di chi spezza il pane della scienza così che possano masticarlo anche coloro che non hanno i denti del laureato in medicina, in biologia o di chi per lavoro produce informazione scientifica.
Qui tutti hanno grande rispetto della malattia e quindi nessuno vuole o cerca di sostituirsi a un trattato di clinica medica o chirurgica. Qui però non troverete neanche risposte prêt-à-porter o simil ricerche in Rete da dottor Google, mai troppo condannate.
Qui c’è una visione di salute, che può aprire spazi e interrogativi di riflessione. Qui c’è una sorta di sguardo di insieme sul concetto di salute e su quello che le gravita intorno. E dove la salute ha il valore dell’essere umano. Perché la salute è un valore dal valore inestimabile. È ricerca, prevenzione, benessere e cura.
Con questo libro ho cercato di intraprendere, insieme a te che ti accingi a leggerlo, un viaggio attraverso dei contenuti che raccontassero i concetti di salute e malattia, di ricerca e terapia, di benessere e di cura. Dei cambiamenti affrontati dagli esperti che hanno collaborato, in questo periodo e in tutti giorni del loro lavoro, per rapportarsi alla complessità della società contemporanea, alle conquiste dell’etica e della bioetica e al confronto anche con una medicina cosiddetta alternativa. Questo libro non propone al lettore le scoperte o le ricerche promettenti sulle malattie che gremiscono la vita di tanti di noi. Questo libro raccoglie il lavoro di chi ogni giorno cerca di farci stare meglio e di chi quando non ci riesce, perché non sempre è possibile, non si arrende e continua a studiare e riprova. Non ci sono nozioni polverose, ci sono idee, esperienze, lavoro. Per questo mi piacerebbe che trovasse posto nella tua borsa, sul comodino, sulla scrivania così da consultarlo quando senti che hai bisogno di capire qualcosa in più su cosa può significare essere in salute. Anche per ripristinare la fiducia verso la scienza e non solo in quella medica, anche perché ne evidenzia i limiti ed insegna ad accettarli. Senza mai perdere di vista che il futuro della salute e del benessere, per fortuna, è ancora tutto da scrivere.
Questo è un libro per chiunque ami la vita, e la propria vita, e quindi la propria salute. Quindi, aprite, leggete e riponetelo con delicatezza, in bella vista però.
A questo punto permettetemi un grazie pieno di riconoscenza per chi ha deciso di contribuire con la sua esperienza-sapienza a riscrivere anche l’immaginario della salute secondo l’ottica di un ReWriters. E ai colleghi giornalisti che spendono la loro vita professionale a rendere intellegibile la scienza e la medicina.
Buona lettura a tutti e, soprattutto, Buona salute!