Tre decessi nell’arco di 24 ore a causa della legionella. Dopo i due anziani, un uomo e una donna di 94 anni, morti tra il 23 e il 24 luglio, un’altra donna è deceduta mercoledì 25 luglio per le complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il batterio. L’anziana aveva 84 anni ed era ricoverata all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Milano), dove sono avvenuti gli altri due decessi.
Anche in questo caso, la forte polmonite batterica ha compromesso il suo stato di salute: le complicazioni hanno portato al decesso.
Da sabato anche i contagi sono raddoppiati. Il Comune di Bresso è mobilitato con tutti i suoi uffici.
I casi segnalati sono 18 e l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha attivato una task-force per gestire al meglio quella che ha definito essere “un’epidemia”.
Nelle scorse ore, il primo cittadino bressese e la sua giunta hanno incontrato a palazzo gli amministratori di condominio, i medici di base del territorio, i proprietari delle attività produttive e i commercianti della città. Questa sera, dalle 21, nella sala consiliare, parlerà direttamente ai cittadini in un’assemblea pubblica.
Intanto, per i palazzi e per i condomini si profila un’intensa sanificazione degli impianti idrici, come è accaduto nell’ottobre 2014 quando i casi di legionella furono 6 di cui uno mortale. Una epidemia più contenuta nei numeri ma geograficamente sovrapponibile all’attuale. Ora, l’obiettivo è la prevenzione; tutti gli abitanti devono essere raggiunti dalle comunicazioni comunali.
Cos’è la Legionella
È un batterio di cui si conoscono più di 50 specie di cui la più pericolosa è la Legionella pneumophila. Le legionelle si trovano soprattutto nell’acqua, ne sono state trovate nei fiumi, nei laghi e negli impianti idrici cittadini ma sono presenti anche nei terreni. L’estate è il periodo durante il quale è più semplice che il batterio prolifichi e si diffonda, viste le alte temperature: può proliferare all’interno degli impianti idrico-sanitari delle abitazioni, oppure nelle condutture e nei serbatori di accumulo dell’acqua.
Si trasmette inalando piccole gocce d’acqua contaminata e ne derivano due possibili conseguenze: la febbre di Pontiac che si manifesta entro 24-48 ore dal contagio e, appunto, la legionellosi che ha un periodo di incubazione di 5 o 6 giorni.
I sintomi sono tosse, cefalee, malesseri generali e una nutrita serie di complicazioni varie, tra le quali scompensi neurologici, fino a essere potenzialmente letale.
I metodi per ridurre il rischio di contagio sono semplici: pulire i filtri dei rubinetti, lasciare scorrere l’acqua, aprire le finestre quando si fa una doccia calda. I bacini di acqua stagnante vanno puliti periodicamente.
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