Il 26 ottobre si è celebrato l’Intersex Awareness Day, ossia la giornata della visibilità intersessuale, che è stata indetta per fare luce sui diritti delle persone intersessuali.
Intersessualità: cosa vuol dire
Intersessualità è un termine utilizzato per descrivere quelle persone che hanno cromosomi sessuali e organi genitali che non possono essere definiti esclusivamente maschili o femminili.
Le persone intersessuali sono nate con caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile. Un intersessuale, infatti, può avere caratteristiche anatomo-fisiologiche di entrambi i sessi.
A provocare un fenomeno simile possono essere diversi motivi come disturbi ormonali e morfologici, cause congenite o variazioni cromosomiche.
Nonostante queste variazioni non abbiano ripercussioni sulla salute fisica, spesso le persone che mostrano queste variazioni biologiche vengono sottoposte a pesanti trattamenti medici. Ciò significa che la loro condizione viene analizzata e affrontata da un punto di vista clinico, in particolare per “salvaguardare” le tradizionali distinzioni di genere nella società.
Le persone intersessuali hanno spesso subito un’attenzione morbosa verso la loro identità di genere nell’infanzia, e in alcuni casi anche degli interventi che ne hanno modificato la forma genitale, ostacolando il loro percorso identitario.
In molte parti del mondo esiste ancora la pratica di “correggere” con la chirurgia i genitali di bambini intersessuali per renderli esteticamente più simili a quelli del sesso che i medici scelgono come più opportuno. Si tratta di vere e proprie mutilazioni genitali a puro scopo estetico che accadono anche in Italia, come segnalato nel 2016 dal Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
La percentuale della popolazione che nasce con tratti intersessuali si aggira tra lo 0,05 per cento e l’ 1,7 per cento. Si tratta quindi di circa 30 milioni di persone in tutto il mondo.
Cosa c’è da sapere:
- L’intessessualità non è un orientamento sessuale. Le persone intersessuali possono essere eterosessuali, omosessuali, bisessuali, pansessuali, monogame, poli-amorose, asessuali, queer o di qualsiasi altro orientamento sessuale.
- L’intersessualità non è una malattia.
- L’intersessualità non è un’identità di genere. Le persone intersessuali, come tutti, possono essere cis-gender (ovvero a proprio agio con il genere a loro assegnato alla nascita) o transgender (avere una identità di genere diversa da quella assegnata alla nascita).
- Alla nascita si fa un distizione in base all’aspetto dei propri genitali esterni. Ma non per tutti è possibile una distizione così netta. Questo sistema esclude totalmente le persone intersessuali, rendendole invisibili, disinformate e prive di tutele e riconoscimenti legali.
- La Germania è stata il primo paese europeo ad ammettere il riconoscimento di un “genere sessuale indefinito” nel 2013. Il soggetto cui è stato attribuito tale genere ha la facoltà di cambiare il proprio status dopo che le sue caratteristiche genitali hanno assunto una connotazione definitiva.
- Nel 2013 in Francia, il tribunale di Tours ha riconosciuto il diritto di un individuo intersessuale a scrivere “sesso neutro” nel suo stato civile.
- Anche l’India e il Canada hanno riconosciuto il “terzo sesso”.
- A settembre del 2016 il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (Committee on the Rights of Persons with Disabilities, CRPD) ha ammonito l’Italia per le pratiche di mutilazioni genitali intersex (IGM, Intersex Genital Mutilations), denunciando ancora una volta tali pratiche come una violazione dell’art. 17 CRPD sulla “Protezione dell’integrità della persona”.
- Le ong internazionale per i diritti umani delle persone intersex StopIGM.org e intersexioni chiedono che vengano vietati gli interventi di chirurgia genitale non consensuale e non necessaria per urgenti motivi di salute su bambini e adolescenti con variazioni nello sviluppo sessuale e chiedono che vengano rispettati i diritti umani per le persone con variazioni intersex.
In questo video da oltre 130mila visualizzazioni, un ragazzo di nome Pidgeon, e nato con la Androgen insensitivity syndrome, sindrome da insensibilità agli androgeni, spiega cosa vuol dire vivere in questa condizione, sfatando falsi miti e fornendo utili informazioni:
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