Impotenza, tra le cause anche il passo corto
Gli uomini che camminano con passi piccoli hanno molte più probabilità di essere impotenti. È il risultato a cui è giunta una ricerca giapponese sul rischio di impotenza. Gli scienziati hanno studiato le cause e i sintomi dell’impotenza e hanno scoperto che i maschi con un passo corto hanno il 40 per cento in più di probabilità di soffrire di disfunzione erettile. E la colpa sarebbe da attribuire a muscoli pelvici deboli.
Secondo gli esperti giapponesi, quindi, l’esercizio di questi muscoli non solo può aiutare i ragazzi ad accelerare il loro passo, ma anche a migliorare le loro erezioni. Il ricercatore capo Shingo Hatakeyama, della Scuola di Medicina dell’Università di Hirosaki, ha dichiarato: “La forza muscolare e la flessibilità del bacino e delle gambe sono fattori chiave per la disfunzione erettile”.
La disfunzione erettile, nota anche come impotenza, è l’incapacità di ottenere e mantenere una rigidità. Circa cinque milioni di inglesi sono affetti da questa condizione.
Le cause possono essere psicologiche o fisiche. Possono dipendere dallo stress e dalla depressione. Ma anche dalle condizioni che influenzano il flusso sanguigno, comprese le malattie cardiache e il diabete. E, infine, dalla salute dei muscoli pelvici.
La ricerca sull’impotenza
Lo studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, ha esaminato la relazione tra andatura e disfunzione erettile in 324 uomini. Gli scienziati, studiando le cause dell’impotenza, hanno testato la lunghezza del passo di ciascun partecipante e l’altezza del piede mentre camminava. I risultati mostrano che gli uomini con i passi più piccoli e il sollevamento più breve da terra avevano il 40 per cento in più di probabilità di lottare con l’impotenza.
Gli esperti ritengono che la debolezza dei muscoli pelvici sia tra le cause dell’impotenza. Per questo hanno suggerito uno stile di vita con esercizi regolari che potrebbero aiutare a migliorare le prestazioni sessuali negli uomini.
“Il passo può essere correlato con la forza e la libido e quindi il testosterone che guida la funzione sessuale. Forse un passo più lungo è correlato a un migliore funzionamento dei vasi sanguigni o a una maggiore fiducia nelle prodezze sessuali”, dice il professor Raj Persad, consulente urologo presso Bristol Urology Associates, al quotidiano The Sun.
Leggi l'articolo originale su TPI.it