“I giovani fanno meno sesso delle generazioni precedenti”. A dirlo è l’andrologo Angelo Izzo, che in un’intervista rilasciata ad AdnKronos spiega le motivazioni che hanno portato a questo risultato.
“Se da una parte l’età media del primo rapporto completo si è abbassata a 12-14 anni, dall’altra manca un percorso educazionale e formativo il che, nei giovani d’oggi, può creare un fenomeno estremamente pericoloso”, ha spiegato Izzo.
Non solo, però. Il dottor Izzo ha puntato l’attenzione anche su un altro fattore: “Inoltre, sempre più ragazzi (ben 7 su 10) fanno costante ricorso, con estrema facilità, alla pornografia online. Com’è noto, nella realizzazione di un film porno, è frequente l’utilizzo di una serie di trucchi cinematografici (inquadrature, luci, etc) nonché il consumo, da parte degli attori, di agenti pro-erettili (Viagra, Cialis, etc) al fine di ‘dare il meglio di sé’. Ecco che questo stravolgimento della realtà può causare in un giovane maschio un’alterazione della propria immagine corporea e, in particolare, del proprio organo sessuale (dimensioni/aspetto/funzionalità del pene)”.
“Tutto questo può portare un ragazzo a evitare il rapporto sessuale oppure, dall’altro lato, può indurlo a ricorrere al mercato illegale dei farmaci on-line ed in particolare quelli pro-erettili al fine di emulare tali ‘performance'”, ha spiegato ancora l’andrologo.
I rischi che si corrono non sono da sottovalutare: “In questo mercato è facile imbattersi in farmaci contraffatti che hanno, a volte, nomi ingannevoli, e che possono contenere dosi variabili, non controllate, di principi attivi normalmente contenuti nei farmaci pro-erettili, sovente al di sopra delle dosi normalmente commercializzate in farmacia. Tutto questo crea un’amplificazione della fisiologica iniziale ‘ansia da prestazione’, oltre che a potenziali rischi per la salute, anche molto seri”.
“Ancor più pericolosa può essere l’associazione di questi farmaci con uno stile di vita scorretto, e mi riferisco all’uso di droghe illecite, alcol e fumo di sigaretta, che sono tra i principali nemici della funzione sessuale e riproduttiva”, ha spiegato ancora il dottor Izzo.
Ecco che entra in gioco “lo specialista di riferimento”, che secondo il medico “deve rappresentare una guida per il giovane maschio non solo per un corretto percorso educazionale ma anche per una corretta prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, della fertilità, della sessualità e, non per ultimo, per la prevenzione oncologica (tumore del testicolo). Solo con questi presupposti ritengo sia possibile intervenire tempestivamente, ove necessario”.
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