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Secondo un nuovo studio l’ecstasy può curare i disturbi da stress

Uno studio rivela che l'ecstasy potrebbe essere utile nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, un disturbo psicologico molto diffuso

Di Francesco Greco
Pubblicato il 2 Mag. 2018 alle 12:44

L’ecstasy potrebbe essere utile nel trattamento del disturbo post traumatico da stress

Negli Usa è stato condotto uno studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Psychiatry, che mostra come l’ecstasy potrrebbe alleviare la sintomatologia del disturbo post traumatico da stress (PTSD).

Come riportato da Yahoo, i ricercatori hanno somministrato a veterani di guerra, pompieri e agenti di polizia affetti da PTSD diverse dosi di ecstasy per studiarne gli effetti e verificare se vi fossero dei miglioramenti.

Il Disturbo Post Traumatico da Stress (o PTSD) è un disturbo psicologico che causa nei soggetti coinvolti una vita invalidante.

A scatenare il disturbo è un evento che il soggetto reputa traumatizzante e che non riesce a superare.

Il soggetto vive in uno stato di ansia generalizzata, con continui flashback dell’accaduto, e tutto questo può portare nel medio-lungo termine a stati di depressione maggiore o a istinti suicidi.

I soggetti coinvolti nello studio sono stati 26, tutti affetti da PTSD. Nessuno di loro sapeva che la ricerca comprendeva l’uso di ecstasy. I partecipanti sono stati seguiti da psicoterapeuti per tutta la durata della sperimentazione.

I soggetti a cui è stata somministrata una dose più alta, da 75 0 125 milligrammi di ecstasy, hanno goduto di maggior sollievo rispetto a coloro i quali erano stati trattati con una dose bassa di ecstasy, da circa 30 milligrammi.

Un mese dopo la seconda dose, l’86 per cento del gruppo che aveva ricevuto un dosaggio alto non rientrava più nei criteri diagnostici del Dsm (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).

La cifra scendeva al 58 per cento per coloro che avevano assunto 125 milligrammi di ecstasy e al 29 per cento per coloro che avevano assunto la dose minima.

Dopo un anno dall’inizio della ricerca, i ricercatori sostengono che la “gravità sintomatologica dei 26 soggetti era significativamente ridotta”.

Di questi soggetti, 16 non riportano più alcun sintomo del PTSD.

I ricercatori sono giunti alla conclusione che un consumo di ecstasy moderato a intervalli mensili, insieme a un supporto psicologico, può accelerare il processo di guarigione dei soggetti affetti da disturbo post traumatico da stress.

La ricerca però non si è mostrata priva di controindicazioni: i ricercatori hanno riportato 85 sintomatologie avverse tra cui ansia, mal di testa, affaticamento e insonnia.

Inoltre un soggetto è stato ricoverato in ospedale con pensieri suicidi.

L’ecstasy è una droga psicoattiva che porta nel periodo immediatamente successivo all’assunzione a euforia, senso di benessere e felicità.

Un consumo a lungo termine può portare a conseguenze invalidanti come il danneggiamento dei neuroni che producono serotonina o disidratazione, o al decesso se assunto con altre sostanze come alcuni antidepressivi.

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