Cos’è la stimolazione transcranica a cui si sta sottoponendo Fedez
Dopo giorni di apprensione per le sue condizioni di salute, nella giornata di ieri Fedez è stato dimesso dall’Ospedale Fatebenefratelli di Milano. Il cantante e influencer, dopo aver pubblicato un post di ringraziamento su Instagram, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera cosa è accaduto nella terribile settimana precedente, durante la quale è stato salvato da emorragie interne scaturite da due ulcere, legate all’intervento che aveva subito lo scorso anno per rimuovere un tumore al pancreas. Ma non solo. Nel suo lungo racconto Fedez ha affermato che si sta sottoponendo a un ciclo di stimolazione transcranica, ovvero “scosse elettromagnetiche al cervello” definite dallo stesso “non certo piacevoli”.
Ma di cosa si tratta? Cosa è la stimolazione transcranica? Si tratta di un trattamento neuropsichiatrico volto a contrastare la grave forma di depressione – sfociata in attacco ipomaniacale – e altri problemi di salute mentale che lo hanno colpito dopo la diagnosi della neoplasia, un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Per la precisione la terapia cui si sta sottoponendo, sulla cui efficacia il cantante si pronuncerà dopo aver concluso un ciclo annuale, si chiama stimolazione transcranica a corrente diretta o tDCS.
La stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS) è un “popolare metodo di stimolazione cerebrale che viene utilizzato per modulare l’eccitabilità corticale”, spiegano gli autori dello studio “Transcranial Direct Current Stimulation (tDCS): A Beginner’s Guide for Design and Implementation” pubblicato sula rivista scientifica specializzata Frontiers in Neuroscience. In altri termini, è una tecnica di neuromodulazione – cioè che modula l’attività dei neuroni – basata su un debole flusso di corrente continua, diretta costantemente verso un’unica direzione. La stimolazione elettrica arriva al cervello tramite elettrodi che vengono posizionati sul cuoio capelluto o sul collo, con l’obiettivo di modificare l’eccitabilità e l’attività corticale dei neuroni. Diversi studi hanno dimostrato che il trattamento migliora i sintomi depressivi, riduce l’ansia, il dolore e diversi parametri della funzione cognitiva, come spiegato dal National Institute of Health and Care Exellence (NICE) del Regno Unito.
La terapia, non invasiva e non farmacologica, si basa su uno stimolatore portatile a batteria che eroga corrente continua a bassa intensità attraverso due elettrodi in spugna, che vengono imbevuti di una soluzione salina e posizionati sul cuoio capelluto (o sul collo) del paziente, che resta vigile e sveglio per tutto il trattamento. Come indicato dal NICE, le sessioni durano in media tra i 20 e i 30 minuti e vengono ripetute quotidianamente per un periodo di tempo variabile. Fedez ha parlato di ciclo annuale, prima di esprimersi sull’efficacia.
Quali sono i rischi o effetti collaterali della stimolazione transcranica? La tDCS è considerata una terapia non invasiva, sicura e ben tollerata. Gli effetti collaterali, se presenti, sono lievi. Tra quelli citati dall’Università Cornell vi sono “leggero prurito, formicolio, o sensazione di bruciore sotto gli elettrodi”, stimoli che svaniscono pochi minuti dopo il trattamento. Tra gli altri possibili effetti collaterali anche mal di testa, vertigini e lieve affaticamento. Citati in letteratura scientifica anche la nausea – dipendente dal posizionamento degli elettrodi – e la visione di lampi di luce. In genere la raccomandazione è di evitare il trattamento nelle persone che soffrono di epilessia e convulsioni.