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C’è una preoccupante correlazione tra abuso di alcol e il rischio di Alzheimer

Secondo uno studio svolto da un gruppo di ricercatori bere pesantemente è un fattore di rischio per i disturbi mentali e può portare all'insorgenza della demenza

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 27 Feb. 2018 alle 17:58 Aggiornato il 28 Feb. 2018 alle 09:56

Bere molto è il più grande fattore di rischio che può causare l’insorgere della demenza.

La Federazione Internazionale delle associazioni che si occupano dell’Alzheimer in tutto il mondo ha condotto un’analisi su oltre un milione di pazienti affetti da demenza e ha rilevato che il consumo cronico di alcolici mette a serio rischio l’esposizione dell’individuo allo sviluppo dell’Alzheimer.

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I disturbi da consumo di alcolici sono infatti risultati essere il più grande fattore di rischio per il manifestarsi della demenza.

Esistono diversi tipi di demenza, ossia la diminuzione delle capacità mentali che influisce sulla vita quotidiana, ma l’Alzheimer è la causa più comune.

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La patologia neurodegenerativa dell’Alzheimer colpisce fino a 50 milioni di persone in tutto il mondo ed è tra le principali cause di disabilità tra le persone che hanno più di 60 anni.

Quando si tratta di affrontare gli studi della demenza connessi al consumo di alcolici le ricerche producono risultati contrastanti: mentre alcuni studi affermano che bere moderatamente danneggia il cervello, altri suggeriscono che qualche bicchiere di vino rosso può invece proteggere dal declino cognitivo.

Ma i ricercatori di quest’ultimo studio, pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Public Health, sottolineano che le ricerche di questo tipo soffrono di problemi metodologici che influenzano i risultati.

Questo studio recente è considerato il più grande del suo genere, ha analizzato oltre un milione di persone con demenza, ricoverate in ospedale, tra il 2008 e il 2013 in Francia.

I ricercatori hanno scoperto che più di un terzo (il 38 per cento) di casi di demenza a esordio precoce erano direttamente correlati all’alcool.

Inoltre il 18 per cento di questi casi era accompagnato da una diagnosi di disturbo da consumo di alcol.

Secondo i ricercatori “i disturbi legati al consumo di alcol sono stati il ​​più forte fattore che ha portato l’insorgenza della demenza” sia per gli uomini che per le donne.

L’alcol rappresenta un pericolo anche per disturbi come il diabete, l’ipertensione e la depressione.

Tuttavia, a differenza degli studi precedenti, questa ricerca ha esaminato solo gli effetti di un consumo di alcol molto pesante, concentrandosi su persone che erano state ricoverate in ospedale a causa delle loro abitudini alcoliche.

Pertanto è importante sottolineare che livelli più bassi di consumo di alcolici non è detto che comportino lo stesso rischio.

“Questo studio non suggerisce in alcun modo che l’assunzione moderata di alcol possa causare demenza a esordio precoce”, ha affermato Doug Brown della Alzheimer’s Society in una dichiarazione.

Non è un segreto che il consumo di grandi quantità di alcol possa danneggiare il cervello, e spesso in modo irreversibile, quindi i risultati potrebbero essere considerati poco sorprendenti.

“Sappiamo da tempo che l’alcol è direttamente neurotossico, la carenza di tiamina negli alcolisti devasta la memoria. Condizioni correlate all’alcol come la cirrosi e l’epilessia possono danneggiare il cervello” questo è quanto afferma il professore di psichiatria Robert Howard dell’Università di Londra.

“Finora il consumo d’alcol e il suo uso improprio non è stato considerato come un importante fattore di rischio per la demenza, è stato un errore non avere approfondito la correlazione”.

Mentre per i bevitori moderati lo studio non è motivo di allarme, la ricerca suggerisce comunque di mantenere il consumo di alcol entro i limiti raccomandati: sono concessi massimo sette litri di birra o sette bicchieri di vino a settimana.

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