Il Movimento 5 stelle ha presentato un emendamento che prevede contraccettivi gratis per richiedenti asilo, beneficiari di protezione internazionale e giovani under 26. L’emendamento alla manovra è stato presentato il 17 novembre in commissione Bilancio.
Non solo. La gratuità dei contraccettivi sarebbe prevista anche per le donne che abbiano effettuato entro i 12 mesi precedenti un’interruzione di gravidanza e per coloro che sono già esentati dal costo delle spese sanitarie.
Inoltre, si legge nel testo della proposta di modifica, “viene garantita la gratuità dei contraccettivi di barriera anche a coloro cui sia stata diagnosticata una malattia sessualmente trasmissibile”. Il costo stimato è di 5 milioni di euro all’anno.
Pochi giorni la deputata del Partito Democratico Giuditta Pini aveva proposto un emendamento che proponeva di introdurre anticoncezionali e contraccettivi ai livelli essenziali di assistenza, ma la commissione Bilancio l’aveva bocciato.
La proposta di modifica prevedeva, in via sperimentale per gli anni 2019 e 2020, che la gratuità dei contraccettivi fosse garantita a agli under 26 anni, a chi ha un Isee inferiore a 25.00 euro e ai beneficiari di protezione internazionale.
La gratuità sarebbe stata prevista anche per i sieropositivi e coloro che hanno malattie sessualmente trasmissibili, i portatori di Hpv, le donne entro 6 mesi dall’interruzione volontaria di gravidanza e le donne entro i 12 mesi dal parto.
Secondo una indagine condotta online a settembre 2018 dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica, in Italia solo il 56,61 per cento degli italiani dice di usare “abitualmente” i contraccettivi, e il 20 per cento non li usa “mai”. Il resto sono quelli che “a volte sì, a volte no”, preferiscono appunto affidarsi alla sorte.
Lunedì 12 novembre 2018 la Regione Toscana ha adottato una delibera che stabilisce che per i giovani minori di 26 anni i preservativi, la pillola anticoncezionale e ogni altra forma di contraccezione siano gratis.
La Toscana si è quindi unita all’Emilia-Romagna, la Puglia, il Piemonte e la Lombardia, le altre regioni italiane che distribuiscono anticoncezionali gratuitamente.
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