Il sindaco di Rio censura un bacio gay tra due Avengers
La reazione alla censura di un bacio gay tra Avengers è stata da supereroi.
È accaduto alla Fiera del Libro di Rio de Janeiro, dove il sindaco Marcelo Crivella ha ordinato la confisca del fumetto della Marvel Avengers: The Children’s Crusade. Conteneva infatti un bacio tra due supereroi, vestiti, ma gay.
Un bacio immorale
Wiccan e Hulkling, due Giovani Vendicatori, si amano, e si scambiano un bacio sulle labbra. Niente di strano all’apparenza, se non avesse scatenato la più ridicola operazione di sequestro della polizia brasiliana.
Durante lo scorso weekend, Crivella, ex pastore evangelico della chiesa Universal, ha ordinato la confisca di tutte le copie del libro, scritto e illustrato da Allan Heinberg e Jim Cheung.
“Libri come questo devono essere sigillati in buste di plastica nera” ha detto il sindaco di Rio de Janeiro in un video su Twitter. Le forze dell’ordine, ha continuato, hanno ricevuto l’ordine di sequestrare il fumetto, inadatto ai minori per il suo “contenuto sessuale”. Tuttavia, al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, il libro era già esaurito.
Tra le tante proteste, il raid ha incontrato l’opposizione degli organizzatori del festival, delle case editrici e dei fan della Marvel.
A seguito del tentato sequestro, uno YouTuber brasiliano, Felipe Neto, ha acquistato 14mila libri su temi LGBTQ+ che ha distribuito gratuitamente al salone del libro.
Similmente, la casa editrice Faro ha allestito uno stand col titolo “Libri proibiti da Crivella”, tra cui ha esposto una serie di volumi su temi gay e lesbo.
Ma il sindaco oltranzista non si è dato per vinto, giustificando la scelta di proteggere i minori di età. La cosa però sembra essergli sfuggita di mano, e il bacio tra i supereroi è apparso in prima pagina sul quotidiano più importante del Brasile, Folha de São Paulo.
Immediatamente, gli organizzatori hanno trascinato il sindaco in tribunale, vincendo un’ingiunzione contro il divieto di circolare il fumetto.
Oggi, lunedì 9 settembre, la Corte Suprema brasiliana ha inoltre dichiarato illegale il divieto di qualsiasi pubblicazione LGBTQ+. Questa decisione si è rivelata un passo estremamente importante per l’uguaglianza delle minoranze sessuali in Brasile, dopo che lo scorso giugno la Corte Suprema federale aveva classificato l’omofobia come un crimine simile al razzismo.
Leggi l'articolo originale su TPI.it