Un’infiammazione può condurre alla depressione. Non a caso, molte persone che soffrono di artrite reumatoide sono considerate a rischio.
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Ma è solo con un recente studio scientifico, pubblicato da “Nature Neuroscience”, che è stato possibile riconoscere il suo legame anche con l’ansia sociale.
Un team di ricercatori della Icahn School of Medicine del Mount Sinai Hospital di New York ha analizzato gli effetti fisici dello stress sul cervello dei topi. 24 esemplari di piccole dimensioni sono stati costretti a vivere per dieci giorni a fianco di altri più grandi, considerati dominanti. Se da una parte alcuni di loro non hanno avuto problemi a integrarsi nella nuova realtà, altri hanno maturato atteggiamenti chiusi e insicuri che precedentemente non avevano.
Dopo aver analizzato alcuni campioni estratti dai topi, gli scienziati hanno individuato segni evidenti di infiammazioni cerebrali.
Nei topi più in difficoltà di fronte agli esemplari dominanti è stata riscontrata la presenza di geni che producono una quantità ridotta di claudin-5, una proteina che regola alcune proprietà della barriera emato-encefalica che, come si legge sull’enciclopedia Treccani, “regola selettivamente il passaggio sanguigno di sostanze chimiche da e verso il cervello.”
L’eccessivo stress ha quindi causato l’arrivo al sistema nervoso di sostanze proinfiammatorie in grado di condizionare in maniera evidente il comportamento degli animali e condurre ai primi sintomi depressivi.
Gli stessi livelli bassi di claudin-5 sono stati trovati nei cervelli di 39 persone che, nel corso della loro vita, hanno attraversato fasi depressive.
Le disfunzioni alla barriera emato-encefalica non possono mai essere considerate l’unica causa di depressione, ma comprendere le ragioni fisiche di un male tanto diffuso è un primo passo verso la lotta e la prevenzione.