Sapevate che un bambino nato in Italia ha un’aspettativa di vita di almeno ottantanni, ma a soli quattromila chilometri più a sud, in Sierra Leone, un neonato medio non supererà i 52?
L’Italia, infatti, è stata classificata come il paese più sano della terra dall’Indice globale della salute compilato da Bloomberg e mostrato in questa mappa.
Questa grafica mostra infatti i 50 paesi più sani del mondo ed è stata creata facendo riferimento ai dati su 163 stati diversi rilasciati dall’Organizzazione mondiale della sanità, dalle Nazioni Unite e dalla Banca mondiale.
Ogni paese dell’indice è stato classificato in base a variabili come l’aspettativa di vita, le cause di morte più frequenti e i rischi per la salute maggiormente diffusi, che vanno per esempio dall’alta pressione sanguigna e al fumo di sigarette, alla malnutrizione e alla disponibilità di acqua pulita.
Dopo l’Italia, Islanda, Svizzera, Singapore e Australia formano la lista dei primi cinque paesi più sani al mondo. Spagna, Giappone, Svezia, Israele e Lussemburgo completano poi la Top 10.
L’Italia quindi supera di gran lunga paesi considerati da sempre in forma come Norvegia, solo all’undicesimo posto di questa speciale classifica, Austria, dodicesima, Paesi Bassi, tredicesimi, Francia, quattordicesima e Germania, che occupa il 16esimo posto.
Secondo questa classifica poi, gli italiani sono in una forma migliore degli americani, dei canadesi e dei britannici, i quali soffrono tutti di una maggiore incidenza di problemi di pressione sanguigna, di obesità, di complicazioni cardiache legate al colesterolo e di problemi di salute mentale.
Il Canada infatti si trova al 17esimo posto della classifica dopo la Germania, il Regno Unito al 23esimo e gli Stati Uniti occupano addirittura il 34esimo posto dell’Indice di salute globale compilato da Bloomberg, dopo il Costa Rica.
Ma come mai gli italiani sono più sani di altri popoli sul pianeta?
“L’Italia ha un eccesso di medici”, sostiene Tom Kenyon, medico e amministratore delegato dell’organizzazione sanitaria mondiale Project Hope, fondata negli Stati Uniti nel 1958.
Un’altro fattore importante è la dieta mediterranea, ancora largamente diffusa in Italia. Questa è ricca di verdure e spesso condita con olio extra vergine di oliva, che ha effetti benefici sulla salute.
Diverse ricerche internazionali infatti confermano come una sana alimentazione a base di prodotti locali e povera di alimenti trattati industrialmente e ad alto contenuto di grassi e zuccheri influisca sul benessere psicofisico degli individui
Adam Drewnowski, direttore del Centro sanitario per la nutrizione pubblica dell’Università di Washington, ha per esempio pubblicato diversi studi a riguardo che citano l’importanza per i consumatori ad avere accesso a prodotti freschi come frutta, carni magre e pesce.