Zingaretti cambia strategia su Renzi
Dopo il no di Italia Viva all’emendamento che sopprime il Ddl Costa sulla prescrizione, votato in Commissione Giustizia alla Camera da Pd e M5S, è guerra aperta tra Zingaretti e Renzi.
Come fa notare Repubblica, la tattica imposta fino a questo momento dal segretario dem di “sopire e troncare” si è definitivamente rivelata un fallimento quando il senatore di Firenze si è schierato con Forza Italia nel voto del 15 gennaio scorso sulla prescrizione, contro la sua stessa maggioranza.
Un voto choc che ha cambiato in modo definitivo gli equilibri già precari tra le forze politiche a sostegno dell’esecutivo.
Il motivo dell’accanimento di Renzi sarebbe il pessimo stato di salute del suo partito, che nei sondaggi resta al di sotto del 5 per cento, ovvero la soglia di sbarramento prevista dal Germanicum. Se si votasse adesso, con la nuova legge elettorale proposta, Italia Viva riuscirebbe a eleggere solo cinque deputati e un senatore.
Per questo Renzi sta perdendo la testa, e la strategia scelta per recuperare, secondo quanto spiegato al quotidiano dai fedelissimi di Zingaretti, sarebbe quella di boicottare il Pd. Come ha già dimostrato l’approccio polemico di Italia Viva nella scelta del candidato Pd in Calabria, bocciato dal giglio magico fino al dietrofront dell’ultimo minuto di Renzi, nonché la proposta di un nome alternativo al candidato Michele Emiliano in Puglia.
Per non parlare dell’Emilia Romagna (regione cardine del suo consenso da leader, come ha fatto notare Luca Telese su TPI) dove ha scelto di non presentare il simbolo del partito, accontentandosi di avere delle persone della sua area in una lista civica pro Bonaccini.
“Abbiamo fatto un governo insieme per mandare a casa Salvini, non per diventare grillini”, ha detto Renzi per motivare il voto favorevole al ddl Costa in Commissione Giustizia.
Parole che hanno irritato così tanto il Nazareno da spingere i dem a mettere a punto il nuovo messaggio su Renzi da far passare all’opinione pubblica, ovvero che l’ex segretario è in contatto con Salvini per spezzare l’alleanza giallorossa, senza peraltro pensare alle conseguenze sul governo Conte bis, nato proprio su sua iniziativa.
“È stato Renzi per primo a proporre il governo con i 5S per salvare l’Italia da Salvini, con il quale ora si sta alleando a partire dal voto sulla prescrizione. A pochi giorni dalle regionali sa solo dividere e fare polemiche. I nostri avversari sono altri. Questa incoerenza fa male”, ha chiarito a Repubblica Nicola Oddati, ombra di Zingaretti in segreteria.
“Renzi è passato dalle punture di spillo a un atto che ha spaccato la maggioranza”, ha commentato il senatore Luigi Zanda. “Un fatto politico nuovo. E grave”.
Che ha spinto il Pd ad affilare gli artigli.