Nuovo segretario nel PD in caso di sconfitta alle elezioni regionali in Emilia Romagna? Secondo un retroscena pubblicato da Libero, è proprio quello che potrebbe accadere.
I dem si apprestano a vivere una vera e propria battaglia campale, quella per mantenere la guida della regione rossa per eccellenza.
I sondaggi danno Stefano Bonaccini in leggero vantaggio su Lucia Borgonzoni. Se, però, l’esito del voto dovesse essere sfavorevole e la Lega si impossessasse dell’Emilia-Romagna, le conseguenze per il Partito Democratico potrebbero essere catastrofiche.
Secondo molti analisti il governo, a quel punto, potrebbe cadere. Ma non è tutto: anche la leadership del PD verrebbe messa pesantemente in discussione.
E secondo quanto scrive Libero, la corrente di ex renziani rimasti tra le fila dei dem avrebbe già pronto un nome per la successione dell’attuale segretario.
Si tratterebbe del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Da sempre molto vicino a Renzi, Gori è però tra quelli che hanno preferito non seguire l’ex premier nella sua scissione.
Ecco quindi che Base Riformista, la corrente centrista ed ex renziana del PD, sarebbe pronta a mettere in campo proprio il nome di Gori se, dopo il voto in Emilia-Romagna, la situazione nel partito dovesse naufragare.
È evidente che proprio i “centristi” del PD non abbiano gradito le ultime dichiarazioni di Zingaretti, e che temano uno spostamento sempre più a sinistra del partito.
L’eventuale debacle in Emilia-Romagna sarebbe quindi l’occasione perfetta per riposizionare al centro i dem, proprio come nella stagione renziana.
L’alternativa a Gori, sempre secondo Libero, sarebbe quella del sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Se, invece, Bonaccini mantenesse la guida della regione, Zingaretti avrebbe maggiore forza per dare seguito al suo piano di rifondazione del PD, che assumerebbe dei contorni più marcatamente di sinistra.