Voto di fiducia al Senato, il discorso integrale di Conte: video e testo
Oggi, martedì 10 settembre 2019, è in programma il voto di fiducia al Senato al governo Pd-M5S: qui trovate il discorso integrale con video e testo del premier Giuseppe Conte.
A cinque giorni dal giuramento al Quirinale del presidente del Consiglio e dei suoi ministri, il capo del governo interviene a Palazzo Madama per esporre il suo programma e chiedere la fiducia all’esecutivo. Mentre ieri, lunedì 9 settembre, il premier ha parlato alla Camera ottenendo la fiducia con 343 voti favorevoli.
Come stabilisce la Costituzione, ogni governo dopo il giuramento deve ottenere la fiducia di entrambe le Camere per entrare in carica a tutti gli effetti.
Il discorso integrale di Conte al Senato: il video
È possibile vedere il discorso di Conte al Senato nel giorno della fiducia online in streaming. L’intervento del presidente del Consiglio in Aula può essere seguito sia sui canali istituzionali, come la web Tv del Senato e il relativo canale YouTube, che non. È prevista la trasmissione anche sulla pagina Facebook del capo del governo.
Il discorso di Conte al Senato, cosa ha detto il premier: il testo
Qui di seguito il discorso integrale del presidente del Consiglio al Senato:
Il premier Conte ha iniziato il suo discorso alle 16,05, rivolgendo subito il suo augurio di buon compleanno a Liliana Segre, che oggi compie 89 anni e che questa mattina era intervenuta in Senato con un accorato discorso contro il clima di odio.
Qui il discorso integrale:
Permettetemi di rivolgere il mio più partecipe augurio per il genetliaco della senatrice Segre: tutti possiamo convenire che ci è ancora molto preziosa la sua personale testimonianza su una delle pagine più buie del ‘900. In ossequio all’esigenza di un “linguaggio più rispettoso dichiaro il mio personale appoggio per l’iniziativa che ha annunciato la senatrice Segre” per la costituzione di un Osservatorio sull”hate speech’, linguaggio “che sta pervadendo la società e nei social media”.
La neo presidente Ursula von der Leyen riconosce all’Italia il portafoglio più forte che c’è. La polemica politica e le logomachie sono intense e vivaci, ma vi invito a considerare il commissario come colui che rappresenterà l’Italia intera. Lo farà per cinque anni, sarà un importante presidio non per la maggioranza di turno
Dobbiamo fare di tutto per poter realizzare le riforme che stanno a cuore al Paese, in una prospettiva di nuova legislatura” europea. “Confido che anche le forze di opposizione diano il loro contributo perché quello che costruiremo in questa legislatura andrà a beneficio di tutti gli italiani”, a partire dalla “revisione del patto di stabilità e crescita.
Vogliamo rivedere il Patto di stabilità e crescita per assecondare lo sviluppo sostenibile dell’Italia e dell’Europa intera. Vogliamo un piano di investimenti più corposo di cui possa beneficiare il Sud. Vogliamo che l’Europa investa in Africa, e che non sia solo la Cina a farlo. Dobbiamo lavorare secondo un modello di partenariato tra pari, per intensificare la cooperazione.
L’attacco di Conte alla Lega
Molti degli interventi dell’opposizione indulgono sul passato. C’è chi è rimasto fermo all’8 agosto, a chi con arroganza ha ritenuto di attivare unilateralmente una crisi di governo e di poter decidere d portare il paese ad elezioni, da ministro dell’Interno. E ancora, ha deciso unilateralmente e arbitrariamente di concentrare definitivamente nelle proprie mani i “pieni poteri”. Se questo era l’obiettivo, è comprensibile che chiunque l’abbia ostacolato, pur nel rispetto della Costituzione, per evitare al paese una grave incertezza economica, sia diventato un “nemico”. Gli amici di ieri, gli interpreti del cambiamento, non diventano avversari, ma nemici.
Bagarre in aula a questo punto del discorso, da parte dei senatori della Lega.
Assegnare ad altri le proprie colpe è il più lineare discorso per rimanere deresponsabilizzarsi a vita e non confrontarsi con le proprie decisioni. Errare è umano, ma riuscire a dare agli altri la colpa dei propri errori è il modo migliore per conservare la leadership di un partito. Evocate spesso il concetto di dignità, che è molto importante. Ma la dignità, per quanto riguarda il ruolo del presidente del consiglio, non possono essere riconosciute solo se questo lavora al vostro fianco. Ero l’alfiere degli interessi nazionali, e oggi scopro che non lo sono mai stato. La dignità mi può derivare solo dal servire con disciplina e onore il mio paese, e gli interessi degli italiani.
Nei prossimi mesi spiegherete cosa ci sia di dignitoso in tutti i repentini volta faccia delle ultime settimane. Ma sono qui a parlare del programma di governo. Ma il dibattito di stamattina mi sollecita alcune precisazioni.
La scuola, la ricerca e l’università
L’importanza di investire nella scuola, nell’università e nella ricerca. Investire meglio nella conoscenza. Il volto futuro dell’Italia passerà dal modello di scuola che affronti il problema dal punto di vista del come imparare e non del cosa imparare. Obiettivo primario sarà la ricerca, far dialogare i centri universitari, c’è molto da fare per potenziare tutto e valorizzare i progetti di ricerca.
Sono contento che mi sia stato riconosciuto che questo programma rimarca molto l’importanza di investire nella scuola e nella ricerca: il nostro obiettivo non è tanto investire di più ma meglio”. Così il premier Giuseppe Conte nella replica in Senato. “I docenti hanno di che lamentarsi se compariamo la loro situazione rispetto all’estero. C’è molto da fare in termini di coordinamento e raccordo sulla ricerca, nel reclutamento dei ricercatori. Ci sono migliori pratiche acclarate al livello internazionale che – sottolinea Conte – ci consentono un percorso di migliorare tutto il comparto. Penso a un’agenzia nazionale per rendere più competitivo il nostro sistema.
Possiamo potenziare la ricerca ma se poi i nostri giovani vanno all’estero sarà un investimento improduttivo. Per questo bisogna fare in modo che il nostro sistema sia attraente per i giovani stranieri che si potranno trasferire in Italia perché troveranno qui un ambiente più smart per la ricerca.
Agricoltura, economia e aumento dell’Iva
L’agricoltura è un punto fondamentale del nostro sistema.
Alcuni interventi sembrano rimarcare una non completa attenzione per il mondo produttivo. C’è un equivoco: noi siamo determinati a incrementare la crescita economica del paese, e consapevoli della debolezza della domanda interna. Sul settore costruzioni dobbiamo intervenire. Dobbiamo agire a vari livelli. C’è un negoziato strategico per l’Italia sulla Pac in Europa: stavamo già lavorando ma dobbiamo incidere in quel negoziato e non possiamo dirci soddisfatti per lo stato attuale del negoziato. Dobbiamo contrastare l’Italian sounding, sostenere l’impresa agricoltura, le colture tradizionali e biologiche, contrastare fenomeni di abuso. Possiamo incentivare meccanismi cooperativi ma non quelli che si prestino ad abusi.
Un altro settore in cui intervenire è l’automotive. Lavoreremo a rafforzare il sistema dell’expo. È il momento per potenziare tutti gli strumenti delle nostre imprese per crescere. Le piccole e medie imprese sono la forza del nostro sistema produttivo. Chiederemo alle imprese di seguire, non in clima di dirigismo economico, una direzione futura. Le imprese ci aiutino a disegnare la società che vogliamo, nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. Il nuovo umanesimo passa anche dalle iniziative economiche e l’economia circolare. Nella prospettiva delle riforme costituzionali, ci impegneremo nella tutela dell’ambiente. La riforma fiscale la vogliamo impostare con riguardo a un’incentivo alle imprese. Vogliamo semplificare i rapporti tra imprese e amministrazioni finanziarie, e alleggerire la pressione fiscale. Quando ragioniamo di un taglio del cuneo fiscale a totale vantaggio dei lavoratori è perché non vogliamo prendere in giro gli italiani e siamo consapevoli che le risorse in manovra, puntando noi a bloccare l’aumento dell’Iva, scarseggeranno, ma in prospettiva ci auguriamo di avere maggiori risorse anche a favore delle imprese.
Protezione dei minori
Sugli affidi “non commento le inchieste in corso ma per quel che riguarda la competenza del governo una misura è stata già adottata. Presso il ministero della Giustizia è stata istituita una squadra per la protezione dei minori. Ritengo sia necessario un monitoraggio e un censimento degli affidi illeciti”. Lo dice al Senato il premier Conte che continua: “Dobbiamo creare una banca dati nazionale per gli affidi in modo da poter incrociare i dati e rilevare eventuali anomalie. Siamo ovviamente disponibili, in quest’azione che non ha colore politico e non e circoscritta territorialmente, a condividere proposte di ulteriori misure in questa direzione”.
La protezione dei minori non ha colore politico. Siamo disponibili con le opposizioni condividere proposte.
Biotica
Il tema del suicidio medicalmente assistito non è oggetto del programma di governo: ho ritenuto io stesso di non inserirlo perché non ritengo sia un tema che si presti a un progetto politico. Auspico che il Parlamento trovi il modo e le occasioni per approfondire queste questioni e lo possa fare rapidamente. Diversamente si arriverebbe a una pronuncia della Corte costituzionale: sarebbe auspicabile un’ampia condivisione per intervenire e legiferare. Posso augurarmi che il Parlamento trovi l’occasione per approfondire queste questioni di bioetica, diversamente si arriverebbe a una pronuncia della Corte costituzionale
Immigrazione
L’opposizione ha ragionato di leale opposizione. Chiedo a tutte le forze qui rappresentate d’ora in poi evitiamo di concentrarci ossessivamente sugli slogan “Porti aperti e porti chiusi”. Abbiamo già chiarito il tema immigrazione, questo governo intensificherà la cooperazione con i paesi di origine e transito dei flussi migratori. Lavoreremo per contrastare i traffici illeciti e l’emigrazione clandestina, e per consentire una più completa integrazione di coloro che hanno diritto di stare nel nostro paese. Abbiamo pochi accordi, dobbiamo concluderne molti altri. Va gestito a livello europeo. Dobbiamo modificare il regolamento di Dublino. Questo governo raccoglierà le osservazioni del Presidente della Repubblica sul decreto sicurezza. Il nostro sistema giuridico ha una solida impalcatura.
Permettetemi una battuta finale. Ho cercato più volte già in passato di rappresentare che chi ha una minima educazione giuridica sa bene che ogni norma e disposizione legislativa, per quanto perspicua dal punto di vista linguistico, sarà interpretata in senso costituzionalmente orientato. Perché il nostro sistema giuridico ha un’impalcatura che sono i principi costituzionali, i trattati internazionali ed è patrimonio comune che ogni norma o ordinanza sia interpretata in modo costituzionalmente conforme”.
Al termine della replica di Conte le opposizioni hanno urlato lo slogan “Elezioni, elezioni”.
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