Il Recovery Plan italiano, o Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è un piano di riforme “ambizioso” che dovrà rendere l’Italia un paese “più giusto e sostenibile”. Lo ha dichiarato oggi il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi dopo l’incontro con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, venuta a consegnare al governo la “pagella” sul Recovery Plan italiano, o Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La commissione ha promosso il piano italiano, ma non gli ha dato il massimo dei voti. Su undici capitoli esaminati, infatti, la valutazione del Pnrr italiano conterrà dieci A e soltanto una B relativa alla voce “costi“.
“La sfida più importante è l’attuazione del piano. Siamo solo agli inizi”, ha spiegato il capo del governo italiano durante la conferenza stampa congiunta tenuta negli studi di Cinecittà, gestiti da Istituto Luce Cinecittà (controllata del Mef), e ora destinatari di un progetto specifico di rilancio sostenuto dai fondi del Recovery.
“L’importante che i fondi siano spesi tutti e bene. In maniera efficace e con onestà. Ci sono molti progetti pronti a partire”, ha aggiunto Draghi, che ha annunciato un investimento di 300 milioni di euro in Cinecittà. “Abbiamo messo insieme un piano di riforme ambizioso, un piano di investimenti, che punta a rendere l’Italia un Paese più giusto, più competitivo e sostenibile nella sua crescita”, ha aggiunto, parlando di “una giornata di orgoglio per il nostro Paese”.
“Spero che sia l’alba della ripresa dell’economia italiana”, ha affermato Draghi. “È l’inizio di una fase nuova, l’Italia avrà una maggiore crescita”, ha detto, sostenendo che il piano darà “un impulso decisivo alla trasformazione dell’Italia e alla sua transizione tecnologica” e comporterà “una grande responsabilità per l’Italia”.
Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza del piano per l’economia italiana ed europea. “È un momento speciale per l’Italia ed è un momento speciale per l’Ue”, ha detto von der Leyen, secondo cui i contributi del piano permetteranno di “fare dell’Italia il motore della crescita in Europa”. La presidente della Commissione Ue ha dichiarato che i primi fondi arriveranno quando il piano verrà approvato dal Consiglio Ue nelle prossime quattro settimane. “Il successo dell’Italia è il successo dell’Europa. Perché un’Italia forte rende l’Europa più forte”.
Secondo von der Leyen, il piano offre “un’occasione unica nella vita”. “Siamo sempre stati consapevoli del fatto che sarebbe servita una combinazione di riforme e investimenti per rilanciare l’economia quando usciremo della crisi per portare davvero avanti una modernizzazione e un rilancio della nostra economia e renderla compatibile e competitiva con il mondo multipolare”, ha detto. “”Con l’approvazione del Pnrr non finisce il nostro viaggio insieme ma è l’inizio. L’inizio di un’attuazione del piano che richiederà un duro lavoro”.
La presidente della Commissione ha affermato che “il piano italiano avrà approssimativamente un impatto dall’1,5 al 2,5 per cento del Pil e di oltre 240.000 nuovi posti di lavoro in Italia fino al 2026”, una stima che definisce”molto prudente”.
Von der Leyen ha anche parlato delle riforme previste dal piano, ricordando che i fondi “sono legati alla riforma della giustizia principalmente per ridurre la durata dei procedimenti civili e penali”, perché “ad esempio per l’economia è importante il procedimento civile”. L’ex ministra della Difesa tedesca ha citato la riforma della pubblica amministrazione per “modernizzarla e renderla più efficace nella digitalizzazione, la riforma degli appalti pubblici e la legge sulla concorrenza, mettendo anche in evidenza la necessità di “ridurre i tempi per avviare un’impresa in Italia e aumentare i processi competitivi per l’affidamento di appalti pubblici di servizi locali”, oltre alle “riforme strutturali fiscali”.
Draghi ha spiegato che il pacchetto di riforme previsto nel piano “cambia in profondità l’agire amministrativo”. “Senza le riforme il Pnrr sarebbe un altro annuncio”, ha detto Draghi, evidenziando come rispetto al passato “ci sono due ingredienti nuovi”, ossia “la volontà politica di attuare il piano e la capacità amministrativa di farlo”.
Il presidente del Consiglio ha detto che entro giugno il governo presenterà un disegno di legge delega per la riforma degli appalti e le concessioni e a luglio arriverà la riforma della concorrenza mentre la riforma della giustizia sarà presentata in Consiglio dei ministri “a giorni”. “L’idea è di procedere alla massima velocità”.
Nei giorni scorsi von der Leyen ha portato le valutazioni Ue anche in altre capitali, e visitato alcuni progetti che saranno finanziati con il Recovery.
Il via libera Ue al Pnrr: subito 25 miliardi per l’Italia
Con il suo ok al Pnrr, la Commissione Ue ha dato il via libera anche al 13 per cento di pre-finanziamento all’Italia, che tradotto significa 25 miliardi di euro entro luglio. Si tratta di un anticipo dei 191,5 miliardi che arriveranno gradualmente nelle casse del Paese fino al 2026, consentendo di sbloccare riforme e investimenti.
Intanto la Commissione dato il via libera al Pnrr della Germania, che porterà nelle casse di Berlino 25,6 miliardi di euro in sovvenzioni . “Questo piano contiene misure essenziali che sosterranno la Germania per farla uscire più forte dalla crisi del Covid”, ha detto von der Leyen questa mattina, giunta a Berlino dalla cancelliera Angela Merkel. “Le riforme e gli investimenti delineati contribuiranno alla digitalizzazione e alla decarbonizzazione dell’economia tedesca, in modo che sia meglio preparata per il futuro”.
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