Fallita l’operazione scoiattolo per portare Silvio Berlusconi al Quirinale e pure quella per far passare un avviso di garanzia come uno sgambetto alla sua candidatura ad assessore di Roma. La Cassazione ha confermato il sequestro del quadro “il Concerto del bevitore”, attribuito al maestro caravaggesco Valentin de Boulogne – valore stimato in 5 milioni di euro – e le accuse mosse a Vittorio Sgarbi dalla Procura di Siracusa.
L’opera è stata recuperata l’anno scorso dai carabinieri nel Principato di Monaco e, secondo gli inquirenti, è stata esportata illecitamente per poi essere venduta dal deputato e critico d’arte, insieme alla compagna e ad altri tre indagati. Il dipinto sarebbe stato prelevato dalla casa dell’onorevole a Ro Ferrarese e portato a Montecarlo. «Un’accusa assurda», disse Sgarbi, collegandola alla sua discesa in campo a Roma. Ma i giudici la pensano diversamente e il suo ricorso è stato dichiarato inammissibile perché basato su motivi «manifestamente infondati».
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