Vittorio Sgarbi ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con Fratelli d’Italia. Dopo le dimissioni forzate da sottosegretario alla Cultura, a seguito delle contestazioni dell’Antitrust per incompatibilità, l’ex sottosegretario non ha perso tempo a rilanciare la sua carriera politica.
“Non si danno ricompense. Qui servono voti e io li porterò: spero di correre nel Nord Est, dove nel ’99 conquistai 100 mila preferenze”, ha detto Sgarbi, che poi ha rivelato di aver discusso la possibilità di una sua candidatura con la premier Giorgia Meloni e con Ignazio La Russa, fondatore di FdI e oggi presidente del Senato, subito dopo le sue dimissioni. “La candidatura a Bruxelles è un tema su cui potremo discutere… E loro sono stati di parola. Oggi vado a capire quale è la circoscrizione scelta per me”.
La sua carriera politica era stata messa in discussione quando l’Antitrust aveva rilevato che Sgarbi, oltre al ruolo di vice ministro della Cultura, aveva “esercitato attività professionali in veste di critico d’arte, in materie connesse con la carica di governo, a favore di soggetti pubblici e privati”, violando così la legge n. 215 del 20 luglio 2004. Questo aveva portato Sgarbi a rassegnare le dimissioni, ma non senza annunciare battaglia legale: “A febbraio ho dato le dimissioni, perché l’Antitrust mi aveva contestato l’incompatibilità con un provvedimento. Ma a breve verrà resa giustizia anche su questo atto: ho presentato ricorso al Tar e a luglio arriverà la sentenza”.