Ieri mattina alla commemorazione per il 45esimo anniversario della strage di via Fani a ricordare il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione della sua scorta c’erano il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il governatore del Lazio Francesco Rocca: dal governo non si è presentato nessuno, nonostante il cerimoniale prevedesse che venisse posta la corona della presidenza del Consiglio, poi quelle di Camera e Senato, infine l’omaggio di Comune, Regione e Città metropolitana.
L’anno scorso fu l’allora ministra degli Interni Luciana Lamorgese a presenziare. Momenti di imbarazzo quando si è scoperto che la prima mancava: dopo un rapido giro di consultazioni, si è dovuto attendere per circa 40 minuti prima di procedere lo stesso con il protocollo. Soltanto in un secondo momento è arrivato un camioncino, scortato dalla polizia, con l’omaggio del governo. Perplessità all’interno della delegazione del Pd, fra cui le capogruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, Peppe Provenzano e Anna Rossomando.
Intorno a mezzogiorno, dopo la conclusione della celebrazione in via Fani, è arrivato anche il tweet della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Il 16 marzo 1978 le Brigate Rosse rapirono Aldo Moro e uccisero barbaramente i 5 uomini della sua scorta. A distanza di 45 anni non dimentichiamo il sacrificio di questi servitori dello Stato e di un uomo delle istituzioni che tanto diede alla Nazione”.
Successivamente è arrivata anche la nota del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che parla di “una pagina drammatica della storia repubblicana che ebbe un impatto profondo sulla politica italiana e ancor oggi rappresenta uno fra i momenti più dolorosi della storia del nostro Paese. È nostro dovere oggi ricordare e onorare il sacrificio di chi pagò il prezzo più alto per difendere eroicamente la Democrazia”.